di Ghita Gradita #TV&Radio twitter@gaiaitaliacom #LGBTI
Simon e Keaton si amano da quando sono bambini e Simon era l’idolo dei suoi compagni per la sua abilità nel rugby. Keaton era grasso e goffo. Simon se ne va negli Stati Uniti e diventa una stella dello sport universitario. Non ha mai dimenticato Keaton, ma quando torna in Thailandia non lo ritrova più. Meglio, lo ritrova, ma non lo riconosce perché l’anatroccolo brutto e goffo si è trasformato in uno splendido uomo. E’ Keaton a riconoscere subito Simon e a decidere di fargli pagare l’abbandono…
E’ la storia principale di “Innocence. Bangkok Love Stories”, deliziosa serie Netflix in tredici episodi ambientata in Thailandia dove ci sono amori per tutti i gusti. Intrecci di tutti i tipi e disgrazie e momenti divertenti per tutti. Una transessuale insopportabile irrompe in ogni dove – e in ogni modo. Nel ristorante della giovane Claudia, JC si innamora perdutamente di lei, ma ama anche la sua ex… E via seguendo.
Gli episodi sono brevi, circa 25 minuti. I paesaggi magnifici, i sottotitoli in Italiano (la serie è in Thai e all’inizio l’orecchio deve abituarsi alle vocali nasali della lingua) scarni, ma efficaci. Gli attori sono garbati e bellocci: le attrici più brave dei colleghi maschi, ma meno carine. C’è anche il lieto fine, che non vi sveleremo, lieto fine provocato dalla ex fidanzata di Keaton… Cosa volere di più?
(5 dicembre 2019)
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