di G.G. #Politica twitter@gaiaitaliacom #Open
Così che diventa complicato persino destinare il proprio denaro, cosa che è permessa dalla Legge, a Fondazioni e partiti nonostante sia permesso dalla legge. La questione Open colpisce Matteo Renzi come una bomba ad orologeria dopo che Renzi ha fondato una nuova forza politica e non quando era dentro il PD – cioè il periodo al quale le indagini sui presunti illeciti si riferiscono, fino a tutto il 2018.
Matteo Renzi ha fondato Italia Viva poche settimane fa, e con pochi deputati, trentamila iscritti o qualcuno di più ed il suo sostegno al governo M5S-PD, più un buon numero di renzini rimasti dentro il PD, tiene per le palle governo, Italia Viva e Zingaretti. Renzi è un uomo che dà fastidio. Perché non è uno che si piega. Lo dico anche se non mi è simpatico, ma non si stabilisce il valore di un uomo politico sulla base delle simpatie personali. A votare idoli bastano già i fanatici dell’estrema destra di questo paese travestiti da liberali progressisti come tutti gli illiberali fanatici.
Dunque questa indagine precoccupa. Ma preoccupa di più l’informazione che su questa indagine viene data. Piero Sansonetti, in un bell’articolo su Il Riformista scrive:
(…) Quasi tutti i giornali (tranne forse la sola Repubblica e il napoletano Il Mattino) avevano anche la notizia della perquisizione – in ufficio o in casa – eseguita nei confronti di Alfredo Romeo. Probabilmente saprete che Alfredo Romeo è l’editore di questo giornale. Perciò ieri gli ho chiesto: “A che ora ti hanno perquisito ieri sera? Perché non me lo hai detto e mi hai fatto bucare la notizia?“. Mi ero un po’ arrabbiato.
Lui mi ha risposto che non ha subìto nessuna perquisizione. Me l’ha giurato. Dunque i casi sono due: o diversi giornali, tra i quali il numero 1 dei giornali italiani, si sono inventati di sana pianta tutti la stessa notizia – ma questa possibilità è statisticamente molto improbabile: i giornali spesso inventano le notizie, ma è difficile che inventino tutti la stessa – oppure hanno avuto la notizia della perquisizione dalla stessa fonte. Quale fonte? Beh, torna il sospetto che la fonte fosse la Procura di Firenze. Perché la Procura di Firenze ha dato una notizia falsa ai giornali? E perché i giornali l’hanno pubblicata senza verificarla? Anche qui la risposta non è difficile: succede molto spesso. Succedono spesso tutte e due le cose (…)
Consiglio vivamente la lettura dell’articolo, di una chiarezza cristallina e di un coraggio che in questo paese raramente si incontra. Ma tutta la vicenda pone domande che da troppo tempo sono senza risposta. Siamo rimbambiti dalle grida, dalle televisioni-spazzatura, dai giornali velina, dai giornalisti scendiletto, dai notiziari tutti uguali e da un clima che dal 1994 ha spinto l’Italia verso un fascismo che non ha eguali nel resto del mondo, un fascismo indotto dalla riduzione delle capacità di informarsi, dall’imbarbarimento dell’istruzione, dal bombardamento di notizie costruite per provocare, da una povertà diffusa crescente a favore della ricchezza di pochi, da un uomo solo al comando che ha impoverito il paese per arricchire le se aziende, da una scuola distrutta dalle primarie all’Università da chi vuole la gente incolta e da una classe politica svergognata e cialtrona uscita dal quell’esperienza devastante iniziata con la famosa discesa in campo del salvatore della patria, e la sensazione è che finalmente si stia palesando il finale del disegno che dai tempi di Gelli giace nei cassetti polverosi dell’Italia Nera, quella nera sul serio. Ridurre la democrazia ad uno scendiletto a favore di un controllo totale del paese operato da pochi con un ferreo controllo sulla politica colpendo chi la politica sostiene. In Italia non vige più la presunzione d’innocenza, chi ha un piccolo problema viene giudicato colpevole prima dal paese, dai suoi poteri, dagli uomini e donne che il Paese dovrebbero tutelare e le sue libertà continuare a garantire… Se si tratta di un politico gli va anche peggio. Si vuole subito la sua testa. Se è un politico scomodo non ne parliamo. E Matteo Renzi lo è.
Hanno colpito i suoi genitori, ora colpiscono i suoi finanziatori. Tirano in ballo Italia Viva o il suo capo che è lo stesso, e le notizie che arrivano ai giornali non dovrebbero arrivare ai giornali perché sono notizie riservate. Dunque anche in questo caso tocca provocare: se proprio vogliono eliminare i partiti facciano un colpo di stato.
(28 novembre 2019)
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