di Redazione #Venezia twitter@gaiaitaliacom #Cronaca
Due le vittime fino ad ora per l’acqua alta a Venezia e i commentatori da social, anche quelli con incarichi pubblici, parlano di aria fritta. Non si può ignorare l’acqua alta quando il fenomeno non avviene come se fosse scomparso.
Due i morti a Pellestrina. Una delle due vittime, un anziano, è rimasta fulminata in casa a causa di un cortocircuito.
E poi venti a 100kmh, tre vaporetti affondati, la cripta di San marco finita sotto 1 metro e 10 di acqua e poi numeri agghiaccianti, li prendiamo in prestito da Il Gazzettino, che ringraziamo.
Dai 148 centimetri delle ore 22 con l’82% della città allagata, si è temuto per le 23.30 di questa sera, martedì 12 novembre, con una previsione di punta massima di marea di 190. Alle ore 22.52 si sono toccati i 187 cm, ma il record si è raggiunto in realtà alle 23 con 187 centimetri.
Si tratta della seconda acqua alta più elevata dal 1923, dopo i 194 cm della storica alluvione del 1966.
Alle 23.15 la marea ha cominciato a scendere a 181 centimetri. Alle 23.20 era a 169.
Questa è la forza che la natura, seguendo il suo corso, oppone alla stupidità di chi crede che di fronte ad un disastro naturale, provocato da forze della natura, basti chiacchierare a vanvera, dare la colpa al MOSE, o fare dichiarazioni ai media.
(13 novembre 2019)
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