di Giancarlo Grassi #Report twitter@gaiaitaliacom #maiconsalvini
In cda RAI hanno tuonato i cannoni di Lega e Fratelli d’Italia che con i consiglieri Rossi e De Biase che si sono scagliati contro Report reo, a quanto si apprende da Radio Capital e di altri media nazionali, di avere violato la par condicio. I due consiglieri non avrebbero nemmeno sfiorato le argomentazione della trasmissione evitando di scendere in particolari di nessunissima importanza come ad esempio dire la verità o entrare nel merito della questione di cui si parla da mesi e sulla quale la destra del popolo [sic] svicola.
La domanda che ci ponevamo in mattinata Dopo l’inchiesta di Report qualcuno penserà di andare a fondo della questione #primairussi o non se ne farà nulla? sembra quindi avere trovato una provvisoria risposta, parrebbe – da questi primi segnali – che dei contenuti dell’inchiesta, straordinariamente destabilizzanti, a Lega e Fratelli d’Italia non freghi un accidente. Essendoci le elezioni in Umbria alle porte, dove Salvini e la bionda sosia di Marine Le Pen vogliono stravincere, l’inchiesta della televisione di Stato, in regime di libertà controllata, nonostante – e contro – l’articolo 21 della Costituzione Italiana che garantisce il diritto d’inchiesta, diventa un attacco alla par condicio e non un servizio al Cittadino che ha il diritto di essere informato e paga una televisione di stato che ha il dovere di informare e non l’obbligo di essere prona alla politica.
Intanto Report annuncia per lunedì prossimo un’altra puntata con nuove rivelazioni sui rapporti tra la Lega e il Cremlino e nell’attesa Emanuele Fiano lancia un pesantissimo attacco dal quotidiano Repubblica.
Sembra che i membri di destra del cda Rai, invece di preoccuparsi del baratro degli ascolti in alcuni programmi ideati e lanciati nel corso della stagione sovranista, ancora viva nel servizio pubblico, perdano tempo a censurare l’informazione di report che ha semplicemente divulgato i pericolosi intrecci di affari intorno a salvini e ad un disegno inquietante che puntava a colpire la collocazione dell’italia nell’alleanza atlantica e nell’unione europea. Fatti di cui Salvini ancora non ha fornito risposte in parlamento e per i quali abbiamo presentato interrogazioni parlamentari. Salvini la smetta di scappare, giù le mani da report”.
(23 ottobre 2019)
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