di Giovanna Di Rosa #Politica twitter@gaiaitaliacom #Rousseau
Lo chiederemmo ai signori della Politica, quelli che stanno lì a tiriterare come se non ci fosse domani – che è sempre meglio che non ci sia, casomai l domani non li lasci senza lavoro – e a loro, i tiriterai chiederemmo da quando, a nostra insaputa, è stato votato un cambiamento costituzionale che ha inserito la piattaforma Rousseau tra i supremi organi decisionali della Repubblica…
Perché se non è stato nessuno i casi sono due: o qualcuno l’ha infilato lì quell’emendamento e poi si è dimenticato di averlo votato come fece D’Alema con l’articolo V della Costituzione, che lo modificò lui, cioè il suo governo, ma poi non fu lui ma qualcun’altro. Chi fu non si sa. Oppure nella Costituzione la Rousseau non è prevista e allora mi dovete spiegare perché io, che quel governo lì non lo voglio, ma mi guardo bene dal mettere i miei dati in mano alla Casaleggio, io che ho già votato con un sistema elettorale che mi fa votare un partito e poi sono governato da una coalizione – che siate maledetti, direbbe qualcuno, ma io sono educata e non lo dico – devo poi sottostare alle decisioni dei 111mila o poco più della Rousseau.
Se voi che state a Roma a tiriterare invece di romperci i coglioni a noi agiste e dichiaraste finalmente fuorilegge ogni iniziativa che punta alla delegittimazione della Carta Costituzionale e del voto popolare, oltre che impedire sul serio l’apologia di fascismo, l’odio razzista che si fa politica, i condannati in parlamento e via andare, magari riguadagnereste quella fiducia popolare che fate così poco per meritare.
(03 settembre 2019)
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