di Giovanna Di Rosa #TV&Radio twitter@gaiaitaliacom #Politica
Non sono un’ ammiratrice di Oscar Giannino, anche se lo ascoltavo sempre e spero di ascoltarlo di nuovo da qualche parte. E presto. Non sono mai stata d’accordo con Oscar Giannino, su quasi nulla. Ma lo stimo: lo stimo per avere una indubbia e solidissima preparazione di base e per avere avuto il coraggio, sempre, di assumersi pubblicamente la responsabilità delle sue azioni. Che le sue “condanne” siano – dal suo o dal vostro punto di vista – giuste o giustificabili. O no.
Trovo, per questo motivo e per molti altri motivi, autolesionista, oscurantista, censoria e antistorica – per quanto fantasticamente funzionale – la decisione di Radio 24 di buttarlo fuori dalla programmazione per, sembrerebbe, il pessimo carattere dell’uomo o piuttosto per le sue opinioni non sempre in linea con il corso filoleghista del presidente di Confindustria, corso filoleghista che non è soltanto sbagliato, ma autolesionista, e che al Presidente costerà carissimo. Politicamente parlando.
La sterzata filoleghista di Radio24 è abbastanza recente e tutti si sono prontamente allineati: primo della fila quell’Alessandro Milan che è tornato ad essere il conduttore che riesce a fare domande, dare risposte e chiosare negando le due azioni precedenti che poco ci era piaciuto nella stagione scorsa. Un peccato perché Milan è un’eccellente giornalista e la sua accoppiata con il comico Manera azzeccatissima. Sulle ragioni, vere o presunte, del fuoco nemico contro Giannino vi rimandiamo all’articolo di Next Quotidiano che ne sa più di noi. Anche perché non siamo soliti scrivere sui sentito dire.
Ci pare però incomprensibile, noi ci teniamo cari i nostri articolisti che fanno più lettori, che si decida di far fuori un giornalista-conduttore i cui ascolti erano costantemente al di sopra degli ascolti della media della rete così come ci pare troppo sovietico che il direttore di Radio24 , su Prima Comunicazione, abbia il cattivo gusto di sottolineare che “Giannino è certamente brillante ma, come tutti noi, non è privo di qualche difetto”. Quasi a sottolineare un’antipatia personale che starebbe alla base dell’allontanamento del giornalista dalla programmazione dell’emittente.
Un’occasione persa e un capitale gettato al vento. Non certo per Giannino che da questa storia uscirà rafforzato.
(31 luglio 2019)
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