di Redazione #EmiliaRomagna twitter@bolognanewsgaia #Meteo
Arrivano in Emilia-Romagna 31 milioni di euro per far fronte alle criticità aperte dalle ondate eccezionali di maltempo che a febbraio e a maggio hanno interessato tutta la regione. Il Consiglio dei ministri ha accolto la richiesta di stato di emergenza nazionale, avanzata dal presidente della Regione e Commissario per la gestione dell’emergenza, Stefano Bonaccini, subito dopo l’ultimo episodio di maltempo di maggio – il quarto in un mese – e ha stanziato una seconda tranche di fondi legata allo stato di emergenza già riconosciuto per gli episodi di febbraio scorso.
Il finanziamento comprende, per quanto riguarda febbraio, contributi per un primo rimborso dei danni ai privati, alle attività produttive e agricole. Dalla pubblicazione dell’ordinanza in Gazzetta Ufficiale, scatteranno i 30 giorni di tempo per predisporre il Piano degli interventi.
Il maltempo di febbraio
Del totale di 31 milioni di euro assegnati dal Governo all’Emilia-Romagna, 12 milioni di euro riguardano gli eventi meteo eccezionali che hanno interessato le province di province di Bologna, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia dall’1 al 3 febbraio scorso: piogge abbondanti, l’alluvione del Reno nel bolognese; diffusi fenomeni di dissesto ed erosione delle sponde dei corsi d’acqua e gelicidio in Appennino, da Piacenza a Modena.
Con 9 milioni di euro sarà possibile continuare le opere di messa in sicurezza del territorio; altri 3 milioni di euro per i primi indennizzi a privati, attività produttive e agricole.
Come previsto dalle norme nazionali, i rimborsi saranno compresi nel limite rispettivamente di 5 mila euro per le abitazioni principali e i beni mobili non registrati di proprietà di privati e di 20 mila euro per le realtà economiche.
I criteri di concessione dei contributi saranno definiti nei prossimi giorni con un provvedimento del presidente e Commissario per l’emergenza, Bonaccini.
Gli eventi meteo di maggio
Altri 19 milioni di euro sono stati destinati agli interventi più urgenti in seguito ai quattro episodi straordinari di maltempo registratia maggio – il 5 e 6, il 12, 13 e 14, il 20 e 21, il 28 – che hanno interessato la regione con piogge intense e l’alluvione di Villafranca, nel forlivese, raffiche di vento, neve in Appennino, per la prima volta in questa stagione dall’avvio delle rilevazioni, nel 1950, piene dei corsi d’acqua e mareggiate.
La dichiarazione dello stato di emergenza nazionale da parte del Governo, e la successiva ordinanza del Capo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, permetteranno di far partire anche la ricognizione complessiva dei danni determinati dagli eventi meteo a privati, attività agricole e produttive: un passaggio fondamentale in vista della richiesta delle relative risorse statali per gli indennizzi.
(27 giugno 2019)
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