di Giancarlo Grassi #falsenotizie twitter@gaiaitaliacom #Italioti
Da stamani l’informazione dell’italietta che cerca lo scandalo al punto tale da riuscire sempre a trovarlo, altrimenti non sa di che parlare, essendo prona a quasi tutti i poteri che si alternano al potere, è dominata dalla falsa notizia secondo la quale ad una giovane 17enne olandese sarebbe stata permessa l’eutanasia.
Insopportabili le reazioni degli ascoltatori di questa o quella radio i quali, rimbambiti dal loro pensarsi buoni e dal loro avere presuntamente una fede [sic] come loro la chiamano, si lanciavano come sciacalli su una carcassa sul governo olandese, i medici olandesi, le leggi olandesi – che sono ben lungi dal conoscere e che si ergevano a filosofi di ‘sta beata minchia – chiediamo scusa alla signora che si indigna via twitter quando scriviamo parolacce – sulle ragioni del lassivismo [sic] delle autorità, sul perché lo hanno permesso [sic], sui genitori della giovane scomparsa [sic] e via sciacalleggiando. I conduttori, i giornalisti, non avendo in realtà nulla da dire, lasciavano dire.
Come ci permettiamo, mi chiedo e chiedo sempre, di dare giudizi sulla morte altrui e di pretendere spiegazioni alla morte che è, in quanto tale, parte essenziale della vita? Quanta arrogante codardia di fronte al momento supremo di un’esistenza (che non è l’Oscar, sconsideratI! E’ il trapasso) nascondiamo dietro giudizi da educande o novelli Torquemada?
La notizia era una non notizia, un po’ come i successi del governo pentaleghista che sono non notizie perché i successi non esistono, la giovane 17enne con l’assenso della famiglia aveva semplicemente scelto di smettere di mangiare e bere, per sua decisione, dovuta a motivi che soltanto lei conosceva bene e sui quali non ci permettiamo di scrivere una parola in più.
L’Olanda proibisce l’eutanasia sui minori salvo casi rarissimi e particolarissimi di malattie terminali incurabili e che provochino sofferenze non controllabili dalla medicina e sempre e solo con il consenso dei genitori. L’Olanda, pur essendo un paese avanzato dal punto di vista delle libertà personali non avendo sulle spalle il peso di un beghinismo ipocrita da lavandaie sfatte convinte di avere capacità di ragionamento, non è un paese di assassini.
Ma nemmeno l’arrivo della notizia reale, peraltro riportata anche dalla viva voce di Marco Cappato a Radio24 in diretta con Alessandro Milan, ha placato le redazioni che nei notiziari delle 12.00 ancora avevano la faccia tosta di parlare di eutanasia di stato. Loro ce avrebbero diritto di parlare soltanto di una cosa che è veramente di stato, soprattutto in Italia, e che è l’imbecillità.
Un popolo di lavandaie. Ecco cosa siamo. L-a-v-a-n-d-a-i-e. La giovane 17enne si è lasciata morire perché non ne poteva più di vivere. Lasciatela in pace almeno ora.
(5 giugno 2019)
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