di G.G. #Lopinione twitter@modenanewsgaia #Politica
La sensazione è, che tra proiettili ad orologeria, grida molte e sussurri pochi, e il viziaccio di farsi belli sulle tragedie come quelle di Mirandola, siano proprio i Sindaci uscenti come Claudio Pistoni ad essere alla fine, più che mai, sostenuto dai cittadini che cercano stabilità ed una politica ragionata. Moltissime, infatti, le persone esterne al mondo politico che hanno individuato in lui la persona migliore per amministrare Sassuolo per i prossimi cinque anni.
Con provenienze molto differenti tra loro, che vanno dall’associazionismo, all’imprenditoria e di età variabili, ma con una media di giovani altissima, le formazioni sono estremamente variegate e pronte a rispondere alle tante realtà delle quali fanno parte. Attratte sia dal programma per i prossimi cinque anni sia dall’operato realizzato finora da Claudio Pistoni, le liste hanno creato un unico tetto sotto il quale stare insieme: #iostoconpistoni. Non solo un hasthag ma anche una sede (in via Mazzini 37) e, soprattutto, un luogo di confronto nel quale le singole storie hanno portato alla creazione di obiettivi comuni.
“Non mi era mai successo – confessa Pistoni – di sentirmi così supportato. Le candidature spontanee mi hanno scosso dalla convinzione di non essere stato capito. So di avere fatto scelte impopolari. Le tasse non piacciono a nessuno. Ma avevo come focus mettere a posto i conti che ho trovato quando mi sono insediato 5 anni fa: 102 milioni di debito. Dei quali 27 fatti dalla giunta precedente nei confronti di fornitori che avevano svolto lavori per il Comune o Sgp. E non sto parlando di debiti fatti per realizzare opere ma soldi non pagati a piccoli artigiani o imprese ai quali erano stati affidati lavori di manutenzione e non sono mai stati saldati. Per questo, l’amministrazione precedente, è dovuta ricorrere a un Concordato. Perché era sull’orlo del fallimento. Adesso, prosegue Pistoni, il debito complessivo è di 62 milioni ed entro il 2020, il Concordato sarà chiuso. In questi anni il lavoro è stato durissimo. Dovevamo convincere gli investitori privati a credere in noi. Ci siamo riusciti e abbiamo realizzato opere e ottenuto finanziamenti che, chiunque guiderà la città, si troverà. Per questo mi piacerebbe proseguire il lavoro svolto. Perché adesso per Sassuolo è il momento di realizzare qualche sogno”.
Pistoni sa, opinioni personali e liste a sostenerlo a parte, che la partita elettorale, forse in questo 2019 più che in altri agoni elettorali, è dura e più che mai occorrerà che le liste civiche che lo sostengono – Sassuolo Futura, Civica. Sassuolo Sostenibile, Sassuolo 2020, alle quali si aggiunge il Partito Democratico – facciano uno sforzo sovrumano per portarlo, anzi riportarlo, alla vittoria già al primo turno. Da candidato proveniente dalla cultura pragmatica e fattiva propria dell’Emilia Romagna sa bene, e lo sanno gli elettori al di là dei voti di pancia, che il voto utile è quello che porta a realizzare obbiettivi e che gli odi che scatenano odi sono pericolosissimi. Posso persino rivoltartisi contro.
(22 maggio 2019)
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