di Giancarlo Grassi #politica twitter@gaiaitaliacom #pentaleghismo
Nicola Zingaretti si è espresso sul governo in carica con un giudizio sferzante che non lascia spazio a dubbi: “Hanno portato il Paese in un incubo”. Lo scrive Democratica, fedele velina di ciò che succede all’interno del PD. Ed è francamente difficile dare torto a Zingaretti.
Continue dichiarazioni dei due presidente del Consiglio che fingono di essere perennemente in rotta di collisione ad uso elettorale, ma sono d’accordo anche su quello che devono fingere di dire e fare per raccontarla bene ed in modo credibile; le dichiarazioni incendiarie di Salvini che fanno risalire lo spread, tanto paghiamo noi; un governo alla frutta, per dirla con Marco Maria Freddi che firma l’articolo al quale vi rimandiamo che però gioca con grande abilità le carte della propaganda selettiva fingendo di litigare.
“Non c’è nessuno spostamento a sinistra del M5S, anzi evidenziamo una divisione fra le due parti che governano già attiva, che credo sia insostenibile” continua Zingaretti. “E’ una vergogna che Matteo Salvini sia accusato dai pentastellati di essere alleato in Europa con l’ultradestra se poi gli stessi del Movimento lo sostengono al governo e, anzi, ribadiscono una alleanza che vorrebbero durasse altri quattro anni. Vorrei che fosse chiaro agli elettori che chi vota Movimento 5 stelle si fa garante della permanenza di Salvini al Viminale per i prossimi 5 anni e l’unico voto che può allontanarlo è quello al Partito democratico”.
Poi il segretario del PD si lancia in una proposta programmatica chiara che chiama Piano per l’Italia e che comprende un primo provvedimento parla di “uno stipendio in più per 20 milioni di italiani diminuendo le tasse sul lavoro”. Secondo il calcolo di Zingaretti e della sua squadra “si può arrivare a guadagnare fino a 1.500 euro al mese, che è lo stipendio medio di molte categorie di lavoratori in Italia. Noi vogliamo abbassare le tasse ai lavoratori, loro con la flat tax vogliono abbassarle solo ai ricchi”, parla poi di riforma fiscale più ampia per ottenere la quale “si contrasterà – grazie alla digitalizzazione dei pagamenti – l’evasione fiscale”. Come terza misura “un fondo di 50 miliardi per lo sviluppo verde che servirà a generare nei prossimi cinque anni 800mila posti di lavoro. Un risultato ottenibile grazie agli interventi finanziati dal fondo per lo sviluppo e la tutela dell’ambiente insieme”. E poi, scrive ancora Democratica, un programma che garantirà istruzione a costo zero per 7 milioni di famiglie per contrastare il di evasione scolastica del 14,5% avendo evidentemente considerato Zingaretti che esista una certa correlazione di causa effetto tra costi ed abbandono scolastico – se questo fosse il pensiero ci permetteremmo di dubitare – oltre che “concedere rette degli asili nido gratis, libri di testo e azzeramento della tasse universitarie per i redditi inferiori ai 25 mila euro”.
(15 maggio 2019)
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