di Daniele Santi #Politica twitter@gaiaitaliacom #Politici
C’era una volta una storiella che parlava di accise e di un uomo politico che, insieme alla sua maggioranza pentanerista, prometteva tutto, il contrario di tutto, tutto il contrario ancora e poi ribaltava la frittata. La promessa era confermata da cotanta tabella, dito indice verso di essa puntato e video a futura memoria e in sfregio ai posteri e a ciò che si sarebbe fatto sul serio. O che sarebbe stato possibile fare. Lo chiamava il Governo de Fatti. Ché governo dei fattoni non si può dire…
Passarono poco più di dodici mesi e non solo del calo delle accise non si vide traccia, ma addirittura – dev’essere colpa di Matteo Renzi, si parlò di benzine a 2 euro e 061 centesimi (e quindi a € 2,080) al litro, che è quasi meglio ubriacarsi e farsi ritirare la patente per guida in stato di ebbrezza. Almeno così si è costretti ad andare a piedi o all’uso dei mezzi pubblici.
Poi vennero tante altre promesse, tante altre intolleranze ed altrettante – troppe – grida su ogni accadimento, molto odio sparso e colpevoli individuati ovunque, soprattutto tra i poveracci, mentre i veri colpevoli, tra i potenti, venivano ignorati, riconfermati, salvati, coccolati. Magari gli Italiani continuano a svegliarsi.
(29 aprile 2019)
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