di Vittorio Lussana #Giusappunto twitter@gaiaitaliacom #pentaleghismo
Gentilissimo Corrado,
noi tutti qui, dal Pd a Forza Italia, da Fratoianni alla Meloni, da Jean Jacques Rousseau a Joseph de Maistre, da Ciccio Graziani e Paulo Roberto Falcao, questa mattina ci siamo alzati dal letto e ci siamo chiesti: ma Corrado Formigli si è accorto di quanto accaduto, ieri sera, nel corso della sua trasmissione, ‘Piazza pulita’, durante l’intervista al sindaco di Roma, Virginia Raggi? Ovvero, puoi confermarci, Corrado caro, se hai semplicemente voluto far ‘passare’ le dichiarazioni della sindaca esattamente così come lei le stava rilasciando, oppure se non hai capito o non stavi ascoltando le risposte che stavi ricevendo e che, alla fine, hai ricevuto? Insomma, hai voluto far finta di niente? Ti è sfuggito qualcosa? Ti sei volutamente dissociato da quanto stavi ascoltando?
Gentilissimo, noi ti seguiamo e ti stimiamo da tanto tempo, sin dai tempi in cui eri a ‘Sky’. Dunque, propendiamo tutti quanti per l’ultima ipotesi: non possiamo certamente credere, infatti, che tu non ti sia reso conto a quale livello questo Paese stia precipitando. Persino Berlusconi e Andreotti erano assai più bravi nel proporre certe ‘giravolte spaziali’: mescolavano così bene le ‘carte’ che, in confronto, il mago Silvan si trasformava in un dilettante ai primi esperimenti di illusionismo.
Virginia Raggi, ieri sera ha testimoniato definitivamente che ‘questi qui’ del Movimenti 5 Stelle sono capaci di dire che “Dio non è Dio”: lo hai capito, almeno questo, Corrado? Ciononostante, io adesso non me la sento di ‘attaccare’ la Signora: avresti dovuto farlo tu, ieri sera (18 aprile 2019, ndr), incalzandola maggiormente nel merito delle gigantesche contraddizioni che stava esprimendo. Sei stato tu a tirarla in ‘ballo’, al fine di capire per quale motivo ‘sti ‘benedetti’ 18 milioni dell’Ama, in bilancio da secoli alla voce ‘crediti esigibili’, questa volta dovevano essere estrapolati a tutti i costi. Non che dovessi trasformarti in un commercialista, per carità, ma almeno puoi spiegarci, per favore, se hai lasciato che la ragazza s’impiccasse da sola alla ‘corda’ che si era scelta, oppure se ti è sfuggita la risposta che ha voluto fornire?
Virginia Raggi faceva l’avvocato, prima di diventare sindaco della capitale d’Italia. Ed esattamente per questo motivo, una cosa già oggi posso assicurartela, caro Corrado: da un legale del genere, non mi farei impugnare neanche una multa per divieto di sosta.
Se sei rimasto stucchevolmente colpito dall’evidente ‘capriola dialettica’ della sindaca e hai pensato che ella consideri i cittadini romani una massa di ‘caproni’ che non capisce mai niente di quel che vedono o ascoltano per televisione – convinzione che non soltanto condivido, ma che addirittura sento di dover ‘allargare’ a un intero ‘pezzo’ d’Italia – sappi, allora, che tutto diverrebbe perfettamente comprensibile. Ma vorremmo sentircelo dire da te, Corrado: hai “lasciato passare” per non andare in guerra? Bene: allora ti pregherei di ammetterlo pubblicamente, appena puoi. Anche al fine di farci comprendere non soltanto con quale tipologia di politici abbiamo, oggi, a che fare, ma anche con quale tipo di colleghi dobbiamo condividere questa difficilissima professione.
Ti ringrazio sin d’ora per la tua eventuale risposta a questi nostri dubbi e ti saluto distintamente.
Vittorio
(19 aprile 2019)
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