di Giovanna Di Rosa #NôtreDame twitter@gaiaitaliacom #Politica
Così mentre Nôtre Dame bruciava e se ne andavano 800 anni di storia, di sforzi, di bellezza, l’asineria barbara che ha mandato l’asineria pentaleghista al potere, quella larga fetta di analfabeti funzionali che nemmeno sanno scrivere correttamente in Italiano e che credono a qualsiasi panzana salvo poi prendere per il culo te che ti sei fatto un mazzo così per studiare le lingue, magari pulendo i cessi per pagarti gli studi, se la prendevano con Macron e facevano battute salaci sui social – uasch!uasch!uasch! – sulla cattedrale che bruciava.
Verrebbe voglia di spiegare loro, se solo avessero i mezzi per capire, che si è sempre ciò che si fa e non ciò che si ritiene di essere dopo avere articolato a fatica un ragionamento sgrammaticato ed infantile. Lo faremmo, se avessero i mezzi per capire.
Contemporaneamente all’asineria barbara che si sganasciava, esultavano anche i jihadisti – ci stupiamo non ci sia stata ancora una rivendicazione, anche falsa, che si attribuisca l’opera di distruzione della cattedrale – inneggiando alla distruzione di Nôtre Dame come il segno della distruzione della Francia. Ecco… In fondo, quei fanatici senza cervello che votano certi partiti e che vivono dell’odio che i messaggi dei leader che si sono scelti mettono in campo, sono come quei jihadisti lì, come quegli Ayatollah, come quei dittatori.
Sono loro la causa e l’effetto insieme dell’imbarbarimento post-medievale e neo-fascista che avrei sperato non vedere mai più mentre ero in vita. L’unica cosa che mi consola è che sono proprio loro, i barbari che votano certi personaggi, a raccontare chi sono sul serio i loro leader, al di là di ciò che essi (i leader) raccontano di loro stessi a suon di slogan.
(16 aprile 2019)
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