di G.G. #Brexit twitter@gaiaitaliacom #UE
E’ abbastanza difficile ritenere che la premier britannica Theresa May non si renda conto di quelli che sono i numeri in Parlamento, anche se i fatti – terza bocciatura al suo piano per la Brexit con 58 voti di scarto – farebbero pensare invece che non si renda conto. E’ curioso perché l’opposizione di gran parte dei suoi colleghi del Partito Conservatore non fanno mistero della loro opposizione a May, al suo piano per la Brexit ed anche al fatto che lei sia Primo Ministro. Di fatto però nessuno vorrebbe essere al suo posto e la stanno cuocendo a fuoco lento.
Dunque niente approvazione del piano, per la terza volta, e la hard-Brexit – l’uscita dall’UE senza accordo – che si profila all’orizzonte con tutti i problemi che questo comporta, impiego dell’esercito incluso per l’approvvigionamento, e la non remota possibilità che la Brexit sia rimandata di mesi con l’obbligo per i britannici di dover votare alle prossime Europee ipotesi che nessuno avrebbe nemmeno voluto prendere in considerazione.
(29 marzo 2019)
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