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La Bustina della Serva: l’Amore è altro da una manifestazione bigotta pensata per indottrinare un sistema

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di CiCiErre #Labustinadellaserva twitter@gaiaitaliacom #diritticivili

 

 

Verona si prepara a rispondere.
Verona la città dell’amore dice no, e lo dice l’Italia, e questa Rubrica che si aggrega al No forte versus il sedicente Congresso Mondiale delle Famiglie. Dice no alla lobby di origine statunitense che è nata allo scopo di promuovere e difendere la famiglia tradizionale quale risposta alla crisi sociale.

La verità che questo è l’ennesimo tentativo di impartire una lezione bigotta allo scopo di indottrinare un sistema, che condanna la libertà delle persone e la rende responsabile della crisi di sistema. Crisi intrinseca, percepibile anche all’esterno, a destra e a sinistra. Non importa dove si guardi. La verità è che si ricerca la falla di un sistema nel posto sbagliato. Si spiega che la crisi delle famiglie come istituzione deriva da una crisi sociale ed economica più profonda che impedisce la costruzione della stabilità di cui la famiglia tradizionale pretende di essere paladina.

La verità che la paura in questa società liquida non consente l’impegno e condanna i sentimenti a spot pubblicitari, invano qualsiasi tentativo di stabilità se la gara è la sopravvivenza.

Rapporti discontinui, perimetrati da un indole egoista non sono che il frutto di una crisi molto più profonda. Allora, il dovere morale ed istituzionale di chi sta al governo non è né quello di dare la paghetta al popolo stanco, né quello di impartire lezioni su come si dovrebbe amare. La storia ce lo ha insegnato, la crisi sociale non è che la conseguenza di una confusione più subdola, che parte dalla mancata integrità della persona, corrotta e corruttrice, quando la risoluzione di un problema si limita ad impartire una lezione ormai arcaica. E Verona è la città che meglio può sottolineare tale contraddizione quando (e se ) la cultura ci viene in soccorso e ci ricorda che l’amore non si rimette a leggi, dettami e quanto meno ad obblighi famigliari.
Shakespeare ce lo ha insegnato.

Ed è solo l’amore quello capace di unire, di creare, di sostenere. L’amore in tutte le sue articolazioni, in ogni sua forma, nella sua intera potenza, se vuole e se ha il coraggio di vincere è capace di essere più lungimirante rispetto a quanto la famiglia tradizionale reclama.

Sarebbe il caso di iniziare a preoccuparsi dei veti del Paese?

Il resto è solo una conseguenza, che ha il diritto di essere libera, come già ci dice la legge, (L. 20 maggio 2016, n. 76) in materia di unioni civili, come ci dicono i contratti di convivenza, ma come in generale suggerisce la coscienza – per chi ancora ne ha una.

 




 

 

(22 marzo 2019)

©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

 

 

 

 

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