di Daniele Santi #pentaleghismo twitter@gaiaitaliacom #politica
In qualità di persona in età lavorativa che non ha mai percepito dallo stato né disoccupazione, né reddito di cittadinanza e che, presumibilmente, non riceverà nemmeno la pensione perché nel mondo dell’1+1 = 100mila più che pensioni saranno cazzi, vorrei rivolgere una preghiera ai gentilissimi rappresentanti dell’attuale svergognato governo del pentaleghismo del cambiamento in peggio.
Avendo vissuto con grande soddisfazione, principalmente umana – I am here to tell you, l’impegno profuso dall’esimio Toninelli nel rendere noto un’analisi costi-benefici sulla TAV veritiera come un’erezione virile nel corpo di una novantacinquenne (miracoli a parte), sono a chiedere al secondo governo dei miracoli della grottesca storia d’Italia recente, il primo a nome Berlusconi non era bastato, di sottoporre ad una veritiera (almeno questa volta) analisi costi-benefici non elettorali anche la ridicola (e patetica) misura chiamata reddito di cittadinanza per la quale chiarezza, non c’è, coperture non ci sono, soldi nemmeno, destinazioni non ci conoscono, ed è destinata in larga parte all’elettorato credulone (e del sud) del ministro del Lavoro che non ha mai lavorato.
Credo, nella mia ingenuità infantile, di avere diritto a leggerla in qualità di cittadino che come milioni di altri cittadini paga con il suo denaro stipendi, contributi e pensioni di una classe politica come quella attuale che antepone il proprio ego alla ragione, le proprie credenze personali alla giustizia, la propria incapacità di far di conto all’economia e giura sul vangelo per poi lasciare annegare gli esseri umani in mare.
(14 febbraio 2019)
©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata