di Daniele Santi #Politica twitter@gaiaitaliacom #pentaleghismo
L’Italia in recessione, cioè non proprio recessione… Recessione. O meglio si manifestano segni di recessione, immobilità, sarà che il governo è impegnato coi migranti, le divise, i processi possibili e le giunte per le autorizzazioni a procedere incombenti. Così recuperano il presidente del Consiglio invisibile, quello dell’eloquio ritenuto convincente e lo mandano di qua e di là a raccontarla, come se contasse… Ma non conta.
L’Italia è ferma. Bloccata dagli incompetenti che non capiscono i conti, non sanno leggere le carte, non sanno scrivere le leggi e mandano in parlamento terrapiattisti, antivaccinisti e complottisti e bloccano tutto in nome dell’onestà (non certo la loro), delle opportunità e, soprattutto, delle analisi costi-benefici che nemmeno loro capiscono.
Prevedendo, ed anticipando, l’Istat il governo è corso al riparo costringendo il premier Conte a parlare di recessione per la prima salvo mettere subito una disperata pezza comunicando la certezza che già dal secondo semestre 2019, cioè da giugno, le cose miglioreranno sensibilmente come “spiegano anche la Banca d’Italia e l’Istat”. Non è vero, non lo dicono. Anzi prevedono il contrario, ma nella brodaglia terraèpiattista e medievale della demenziale narrazione pentaleghista tutto fa brodo.
(31 gennaio 2019)
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