di Giancarlo Grassi #Politica twitter@gaiaitaliacom #PD
Dunque Massimo D’Alema è tornato e sarà il vero segretario del prossimo PD. E’ logico pensare, come scritto da Marco Biondi nella nostra rubrica L’opinione, che essendo stati i risultati elettorali di Liberi e Uguali, ultima creatura dalemiana, non esattamente entusiasmanti, la costruzione del nuovo PD [sic] attorno al ritorno del leader Massimo con il torna a casa Lassie di Bersani, Speranza, Grasso e compagnia, possa portare uguali soddisfazioni. Cioè nessuna soddisfazione.
Questo è per il momento l’unico programma elettorale di Nicola Zingaretti il cui obbiettivo non dichiarato, le altre sono fanfare all’interno di nebulose dichiarazioni di farò questo farò quello, è quello di ricostituire un PD pronto ad allearsi col M5S per far fuori la Lega in quello che sarà l’ennesimo clamoroso suicidio del partito nelle mani del leader che si considera “la” sinistra italiana.
Massimo D’Alema è stato protagonista, forse più di Berlusconi, della politica degli ultimi vent’anni: sue le regie delle peggiori cose viste in politica. Dall’omicidio politico dei governi di Romano Prodi, al governo con Cossiga, dall’accordo con Mastella che fonda un nuovo partito apposta per sostenere il D’Alema 2, alla favolosa Bicamerale che doveva segnare la spartizione della politica italiana tra Forza Italia ed ex-comunisti (ex?) e che venne affondata da Silvio Berlusconi con un colpo da maestro che affondò il leader baffino in un crepaccio dal quale non si più risollevato.
Ora si apre la partita finale per il controllo del PD che Renzi legittimamente, e per due volte attraverso primarie grazie alle quali le dirigenze del PD si facevano belle come fanno certe troie per i clienti, aveva conquistato con oltre il 70% dei voti degli iscritti – tanto perché si capisca quanto a D’Alema e ai suoi importa degli iscritti che pagano le tessere e sostengono il partito.
Renzi – non sono renziano, non voto PD ed è noto, annullo la scheda elettorale da più tornate – aveva fatto lo sgarbo a D’Alema conquistando la segreteria del partito nell’antica orrenda battaglia tra ex-PCI ed ex-DC. Questo è il nuovo che Zingaretti propone. Un gigantesco Cimitero degli Elefanti di cui D’Alema sia il Re Oscuro. Non si ha nemmeno più la forza di ridere.
(18 dicembre 2018)
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