di Giovanna Di Rosa #Politica twitter@gaiaitaliacom #pentaleghismo
L’affermazione di uno dei due vicepresidenti del Consiglio, uno di quelli che pretende di contare più dell’altro, uno di quelli che è – purtroppo per l’Italia – uno degli uomini più influenti della sua coalizione, fa davvero riflettere. Il ministro dell’Economia ha infatti dichiarato a coloro che ancora hanno orecchie per ascoltarlo che l’azione di governo è “inarrestabile ed invincibile” ed ha poi paragonato il governo pentaleghista al prima aereo a motore.
Disgraziatemente per lui, e non è la prima volta che cade nelle sabbie mobili e prima o poi si affogherà, ha dimenticato di ricordarsi (non è degna di lui questa locuzione) che il primo volo di un aereo a motore durò qualcosa come 14 secondi, poi l’aereo si schiantò. Non è un augurio. E’ un dato.
Non gli è bastato il balcone, evidentemente, dal quale lanciava proclami di vittoria sulla povertà, sulla sinistra, sulla sfiga e anche su dio, e nemmeno il programma di governo da stratega del risiko ipovedente che avrebbe fatto apparire una trentina di miliardi di euro dal nulla, quello stesso nulla nel quale il ministro dell’Economia tornerà prima di quanto pensi. Quei trenta miliardi, più o meno, sotto i colpi dell’Unione europea, sono diventati poco meno di sette: totale euro mensili da destinare ai bisognosi [sic] cento. Avete letto bene: cento. In cifre: 100. Altro che 780 euro al mese per 9 milioni di italiani. E’ la stessa presa per il culo di chi non vuole le auto blu perché sono costose e spende 28mila euro di taxi dal momento del suo insediamento a ministro.
“Invincibili e inarrestabilie”, certo. Proprio come certe malattie incurabili. Per fortuna l’antidoto al ministro dell’Economia c’è: è il ministro dell’Economia.
(17 dicembre 2018)
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