di Paolo M. Minciotti #noomofobia twitter@gaiaitaliacom #odioantigay
Non contenti di avere chiuso le cliniche che curavano l’HIV perché “promuovevano l’omosessualità”, le imbecilli autorità della Tanzania prone all’omofobo presidente John Magufuli, nello specifico il giovane governatore Paul Makonda, ha dato il via “alla caccia al gay” ed ha creato una squadra speciale di “sorveglianza” che dovrà – in una settimana – “scovare” i maledetti omosessuali e gettarli in carcere a vita o per almeno trent’anni in un disegno criminale e criminoso che comprende, naturalmente, in pieno stile africano,la delazione: tutti i cittadini sono stati infatti invitati a denunciare gli omosessuali alle autorità (presunti tali inclusi).
Evitando di soffermarci sulle vendette personali che verranno consumate a seguito di questo appello ai delatori di stampo neonazista, ci limitiamo ad informare che anche i cittadini tanzaniani saranno complici della cattura di questi criminali. Saranno i social ad essere setacciati.
Il nuovo sterminio viene fatto, naturalmente, in nome di dio. Il loro. perché più sono orribili, malvagi,. razzisti, nazisti, tronfi della loro cattiveria, più danno la colpa a un dio che vedono solo loro.
In Tanzania l’omosessualità è illegale secondo gli articoli 154-157, in vigore dall’era coloniale, perché la colonizzazione inglese andrà ringraziata [sic] in eterno, che prevedono pene (ops) fino a 14 anni di prigione. Nel 2004 è stata introdotta una nuova legge che prolunga la prigionia fino a 25 anni.
(2 novembre 2018)
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