di Giancarlo Grassi #politica twitter@gaiaitaliacom #Politica
Il sottosegretario agli Esteri del governo pentaleghista delle dichiarazioni improvvide e da guerra civile del Ministro degli Interni, intervistato a 24 Mattino da Maria Latella ed Oscar Giannino ha rilasciato un paio di dichiarazioni che fanno pensare (insieme alla sua incapacità di raccogliere qualsiasi critica e rispondere a qualsiasi domanda). La prima, riferendosi alle presunte dichiarazioni del commissario europeo che avrebbe detto (lui ha smentito) che il governo è “xenofobo ed antieuropeo”, diceva “se antieuropeo ci potrebbe anche stare, xenofobo proprio no” che suona come una dichiarazione d’intenti più che una svista o lapsus dovuto all’orgasmo di essere in diretta radiofonica.
La seconda, ben più inquietante perché denuncia come il pentaleghismo sia una religione integralista e per questo assai più pericolosa di quanto si creda, riguarda il famoso “reddito di cittadinanza” e le indicazioni su come e dove spendere i soldi che verranno (generosamente!) elargiti (ed esauriti, ci sarà da piangere): quindi il “reddito di cittadinzanza” non dovrà essere speso “immoralmente” – Di Maio docet – e dovrà servire a garantire una “vita migliore” agli “Italiani che si comportano bene”, che sono parole del sottosegretario agli Esteri.
Insomma niente profilattici.
Dunque sappiano coloro che avranno accesso dal 1° marzo 2019, staremo a vedere, all’agognato reddito di cittadinanza che avranno alle calcagna gli inarrestabili controllori del pentaleghismo – che sono poi gli stessi delle firme false a Palermo, dei 49 milioni di euro leghisti che non si sa dove stanno, della restituzione di quei 49 milioni di euro in 80 anni, chiedete alla vostra banca di fare lo stesso se ci riuscite – in una sorta di riedizione della polizia morale che va tanto di moda in paesi ad alto tasso di democrazia e libertà individuali come, tanto per fare un nome, l’Arabia Saudita.
Dunque se non siete persone, o meglio, se non siete “Italiani che si comportano bene” disposti a spendere i soldi che il munifico Di Maio vi elargisce grazie alla sua humana bontade sappiate che non soltanto finirete all’inferno post mortem ma pure in vita e che, essendoci la tracciabilità delle spese dei famosi 780 euro mensili del reddito di cittadinanza, di voi sapranno tutto.
Il sottosegretario agli esteri del governo pentaleghista di cui sopra diceva che la misura fa parte delle promesse elettorali del M5S: ma di tracciabilità del reddito, dell’imposizione dei luoghi nei quali spenderlo, della storiella degli Italiani che si “comportano bene”, della “moralità” degli acquisti, in campagna elettorale non abbiamo mai sentito parlare.
Ecco così la Dittatura del Cittadino delirata da Casaleggio alle porte. Anzi, sul balcone. Con tanti auguri.
E mentre l’Italia (forse) comincia lentamente a svegliarsi Di Maio festeggia la “manovra del Popolo” sul Tevere. Con quali soldi?
(4 ottobre 2018)
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