di G.G. #Tunisia twitter@gaiaitaliacom #pentaleghismo
Il pentaleghismo d’ispirazione ortodosso-salviniana al potere mette a segno un altro colpo [sic] nel campo della propaganda interna, ma il ministro dell’Interno che di quella politica propagandistica è il principale artefice, subisce uno smacco istituzionale e diplomatico: “Il primo ministro Youssef Chahed ha rifiutato di ricevere il ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini, che è oggi in visita in Tunisia”. Così suonava la notizia diramata dalla prima radio tunisina, l’autorevole (e seguitissima), Mosaique FM che attribuiva la causa del gran rifiuto alle “dichiarazioni anti-immigrati” del titolare del Viminale. Lo riporta Askanews riprendendo la notizia dai media locali.
Il portale locale Tunisienumerique, da noi consultato, sottolinea come la visita di Salvini in Tunisia abbia provocato “indignazione nelle fila di numerose organizzazioni della società civile, in particolare il Forum tunisino dei diritti economici e sociali” organizzazione che avrebbe scritto una “lettera aperta al ministro degli Interni italiano” stigmatizzando le sue dichiarazione la criminalizzazione delle operazione di soccorso in mare e dichiarando che questa scelta dell’Italia avrà conseguenze gravi, catastrofiche e persino penali”. Tunisienumerique scrive poi che il ministro Salvini ha smentito che Youssef Chahed abbia rifiutato di incontrarlo e, secondo il quotidiano tunisino, anche l’omologo tunisino di Salvini, Hichem Fourati, ha negato che ci fosse un incontro programmato tra Salvini e il primo ministro Youssef Chahed.
Matteo Salvini, scrive ancora il quotidiano tunisino, ha poi tenuto una conferenza stampa insieme al ministro dell’Interno di Tunisi dove ha spiegato che le sue dichiarazioni sugli immigrati tunisini sono state “travisate” e “prese fuori contesto”.
(27 settembre 2018)
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