di Gaiaitalia.com Notizie #Migranti twitter@gaiaitaliacom #Rifugiati
Ciac Onlus ha lanciato una petizione diretta a Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Ministro dell’Interno e Segretario della Lega Nord, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a Luigi Di Maio e al presidente del Consiglio Conte contro il decreto immigrazione (già della fuffa) licenziato dal Consiglio dei Ministri e ora al vaglio della presidenza della Repubblica per i consueti rilievi di incostituzionalità prima dei tre passaggi alle Camere.
Ciac Onlus prevede un aumento dei contenziosi giudiziari, crescita della presenza di irregolari sul territorio italiano ed estensione della rete dei centri di accoglienza straordinaria, il sistema emergenziale che negli ultimi anni è stato più soggetto ad abusi. Saranno queste le conseguenze del decreto immigrazione presentato dal Governo che mira a stravolgere il diritto di asilo in Italia abrogando, di fatto, il riconoscimento umanitario e restringendo il sistema degli Sprar.
L’obiettivo è colpire al cuore che funziona bene, smantellando il sistema di accoglienza e protezione che, rispettando la costituzione italiana, garantiva diritti a chi scappa da guerre o soprusi. Il tutto per un mero scopo elettorale, senza considerare che queste scelte porteranno gravi ripercussioni non solo sui richiedenti asilo, ma anche sulle comunità sociali dove viviamo.
Non resteremo inermi davanti allo stravolgimento del diritto di asilo e allo smantellamento del sistema pubblico di accoglienza. Un progetto che, se attuato, cancellerà diritti costituzionali e porterà centinaia di persone in strada senza un vero progetto di vita.Siamo pronti a opporci con risolutezza e con ogni mezzo a queste proposte demagogiche e pericolose. Per questo abbiamo lanciato la campagna “DIRITTI, NON PRIVILEGI”, con l’obiettivo di chiamare a raccolta tutti quelli che hanno a cuore il futuro della nostra società. Enti locali, associazioni, mondo del volontariato e semplici cittadini sono chiamati a mobilitarsi per tutelare i diritti di tutti.
Per firmare la petizione cliccate qui e quindi condividete.
(25 settembre 2018)
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