di Giovanna Di Rosa #Politica twitter@gaiaitaliacom #Francia
Mentre il nostro ministro dell’Interno grida accuse contro a Francia a proposito di ciò che sta accadendo in Libia e non fa nulla che non sia gridare – il suo predecessore andava in Libia una volta al mese, il presidente francese Emmanuel Macron obbiettivo degli strali nazionalisti dell’inquilino del Viminale che non durerà molto, gli dà una straordinaria lezione di politica e di stabilità interna nominando Ministra dello Sport del suo governo l’ex nuotatrice romena Roxana Maracineanu, non facendosi scrupoli, né pensandoci due volte, a nominare un’esponente politica socialista.
Il ministro dell’Interno italiano è impegnato nell’inventarsi nemici che non ci sono mentre i suoi accoliti-sostenitori (ascoltatevi La Zanzara del 4 settembre 2018, da rabbrividire) rubano la teoria del complottismo al M5S e la utilizzano per smerciare la notizia secondo la quale le tragedie di Borgo Panigale e di Genova sono ordite da fantomatici poteri oscuri per screditare lui, il ministro Salvini, dimostrando disprezzo per l’intelligenza dei vivi e per la memoria dei morti. L’inquilino pro tempore del Vimminale da parte sua, persegue quello che sembra essere il disegno preciso di tagliare i legami dell’Italia con quelli che sono sempre stati i suoi alleati. Il motivo è oscuro, ma verrà alla luce. Ammesso che il governo duri.
E per capire se il governo durerà bisognerà vedere cosa decideranno dalle parti della Casaleggio e cosa succederà alla Lega post-decisione giudiziale.
Nel frattempo ci chiediamo, e la domanda ci sembra legittima come legittimo ci sembra il sospetto che non riceveremo risposta, cosa stia facendo il nostro ministro degli Esteri. La faccenda Libia è serissima. E i guai sono appena cominciati.
(4 settembre 2018)
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