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Erdogan incolpa i golpisti (cioè se stesso?) della caduta della Lira

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di Giovanna Di Rosa #Erdogan twitter@gaiaitaliacom #Turchia

 

 

 

La scelta di Erdogan è suicida, ma lui si affida ai suoi dei e alla solita strategia di dare la colpa ai golpisti – in questo ha molto a che fare con l’attuale Teocrazia Pentaleghisti al governo in Italia che da stamattina parla di “complotto” contro il governo italiano. Mentre il valore dei risparmi dei turchi precipitano a causa della perdita del valore della Lira (meno 25% in tre giorni, scrivono alcuni) l’uomo più potente di Turchia, il Sultano che si è costruito lo Stato a sua immagine e somiglianza per farne ciò che vuole, incolpa della crisi finanziaria che ha colpito la Turchia un golpe che non c’è mai stato, perché lui se lo è inventato a suo uso e consumo utilizzandolo come purga ideologica, e cambia il valore degli accadimenti, della parole, della matematica, della finanza. Un pazzo furioso.

Dall’8 agosto la lira turca ha perso oltre un quarto del proprio valore, più del 40% se si guarda soltanto all’ultimo mese. Erdogan rassicura a modo suo e poi parte all’attacco: “Colpa degli Stati Uniti (…) cercate di accoltellare il vostro partner strategico alle spalle. Può una cosa del genere essere accettata?”. Eccolo l’uomo di pace, il Sultano di tutte le Turchie, all’angolo come un bambinello prendersela con i più grandi dopo averli sfidati. Non importa quanto siano potenti quando vacillano vanno fuori di testa. E grazie al suo delirio le borse di mezzo mondo crollano. Muoia Sansone con tutti i Filistei.

Mentre aspetta di schiattare faccia due conti: una lira turca vale 7 dollari, la Turchia dà fondo al barile della stupidità ed annuncia che la procura di Istanbul ha aperto un’indagine su individui sospettati di essere coinvolti in azioni che minacciano la sicurezza economica della Turchia. Pare lo facciano dai social network quei degenerati, così vengono bloccati 326 account. Perché un nemico, a cercarlo, si trova sempre. le autorità continuano a parlare di un “attacco economico” e delira di impegni a intraprendere azioni legali contro “false notizie” ritenute funzionali all’obiettivo di questo attacco.

Le notizie serie parlano invece, chiediamo in prestito la voce di Repubblica, di ripercussioni che

.. si sentono anche sul fronte dei titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund tedesco è in deciso rialzo a 277 punti base, da 266 punti della chiusura di venerdì, con il rendimento del decennale italiano che è al 3,074%. I titoli di Stato italiani, nell’area euro, sono quelli che soffrono di più, scontando però soprattutto le preoccupazioni dei mercati in vista della prossima legge di Bilancio. Sulla sponda valutaria continua la corsa a yen e dollaro, con l’euro che scivola sotto quota 1,14, mentre il crollo della lira trascina con sé le valute dei principali Paesi emergenti: forti cali interessano infatti il rand sudafricano, il peso argentino, il real brasiliano e il rublo…

mentre Erdogan cerca i colpevoli nei golpisti che non ci sono mai stati i mercati più deboli devono difendersi d a Erdoganb che di colpo dall’onnipotenza è passato alla lallazione.

 

 




 

 

(13 agosto 2018)

©gaiaitalia.com 2018 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





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