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Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli chiede, con una nota stampa giunta in redazione, che la Sindaca Raggi “prenda posizione” sui diritti delle Famiglie Arcobaleno con particolare riferimento alla sentenza del Tribunale di Pistoia che ha riconosciuto la doppia genitorialità di una coppia di donne. Una decisione che si basa sulla legge 40/2004 che riconosce il progetto genitoriale delle coppie che ricorrono alla fecondazione eterologa.
Scrive il Circolo romano che il “decreto del Tribunale di Pistoia ha in questo modo riconosciuto la correttezza dell’operato dei sindaci che negli scorsi mesi hanno deciso di iscrivere gli atti di nascita delle famiglie arcobaleno indicando entrambi i genitori”. Segue poi una dichiarazione del presidente del Mario Mieli, Sebastiano Secci: “Purtroppo nonostante le scelte di tanti sindaci coraggiosi, il comune di Roma e la Sindaca Raggi continuano a non voler prendere una decisione in tema, condannando tanti bambini e tante famiglie a non avere riconoscimento. La Sindaca ha il potere, come ufficiale di stato civile, e il dovere politico, come prima cittadina della Capitale, di dare indicazioni agli uffici affinchè procedano alle iscrizioni garantendo diritti e serenità a queste famiglie. Il silenzio e la timidezza non possono più essere considerate “neutralità”, ma “complicità” con quelle forze politiche retrograde che vorrebbero le nostre famiglie invisibili. La sindaca Raggi faccia una scelta di coraggio: prenda in mano la situazione e riconosca le nostre famiglie! In questo quadro desolante vogliamo esprimere vicinanza ai funzionari del Comune di Roma che con rispetto e disponibilità hanno accolto le nostre preoccupazioni e che adesso, solo per aver svolto il proprio lavoro, sono stati bersaglio di attacchi violenti da parte dei soliti noti che dedicano la propria vita a rendere più difficile quella degli altri”.
(8 luglio 2018)
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