di Vittorio Lussana #Trump twitter@gaiaitaliacom #Lager
Melania Trump è riuscita a convincere il proprio consorte a moderare il disegno di legge, attualmente in discussione presso il Congresso americano, relativo alla regolamentazione dei flussi migratori provenienti dall’America centrale. Bene. Ciò ha dimostrato il prezioso ruolo che la sensibilità femminile può svolgere all’interno del mondo politico preso nel suo complesso. Ma questa notizia ha testimoniato anche l’esistenza di alcuni sentieri ‘mediani’ in grado di coniugare le evidenti esigenze di regolamentare un problema epocale come quello migratorio, con alcuni princìpi di umanità e di dignità della persona, in particolar modo dell’infanzia. E’ inutile che si continui a negare tale possibilità per continuare ad atteggiarsi a ‘uomini forti’: si tratta di princìpi fondamentali per qualsiasi tipo di ‘visione’ e di declinazione politico-culturale. Certamente, le poche donne inserite nel nuovo esecutivo ‘giallo-verde’ guidato dal professor Conte non ci ha molto rassicurato in tal senso. L’originalità del punto di vista femminile si basa attorno a una ‘grammatica’ che l’universo ‘maschile’ deve riuscire a prendere in considerazione con coraggio e apertura mentale, ai fini di un esercizio di perlustrazione di cui ci sentiamo di garantire la linearità e l’indubbia ricchezza.
Ordine e legalità, ovvero i princìpi basilari di ogni cultura di governo moderata o conservatrice che dir si voglia, possono convivere con umanità, sensibilità e capacità di ascolto nei confronti di un ‘pianeta’, quello femminile, che volenti o nolenti è destinato a svolgere un ruolo sempre più importante nella nostra società. Per un motivo semplicissimo: nel corso della Storia, l’identità maschile ha ormai già detto tutto quello che aveva da dire.
(21 giugno 2018)
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