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Il Ministro del Lavoro vuole il “censimento dei raccomandati”. Chissà se gli conviene

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di Daniele Santi #Governo twitter@gaiaitaliacom #Pentaleghisti

 

 

L’ultima dal Ministero del Lavoro del Ministro del Lavoro che il Lavoro non sa cos’è, non avendolo mai praticato, è il “censimento dei raccomandati” della pubblica amministrazione. Gli consiglieremmo di partire dalla giunta della sua compagna di movimentismo Raggi che non-governa la Capitale.

Il “censimento” è diventato una mania del governo pentaleghista ed è stato annunciato ad uso pubblicitario, essendo il M5S stato superato dalla Lega di Salvini nei sondaggi, nella trasmissione Porta a Porta: consueto salotto-passerella fatto coi soldi della gente che paga il canone dove i potenti di turno vanno a dire non importa cosa e non importa perché.

Il Ministro del Lavoro ha parlato di censire per trovare colpevoli, come se i colpevoli fossero sempre altri, approfittandone per difendere Virginia Raggi sul caso Lanzalone e per opporsi al “censimento dei Rom” lanciato da Salvini al quale chiediamo, in amicizia, a quando le prime leggi razziali e contro tutte le minoranze, visto che l’andazzo è quello. Il Ministro del Lavoro che non ha mai lavorato, riferendosi al “censimento” lanciato da Salvini, ha dichiarato: “Ci sono altri censimenti da fare. Per esempio c’è il censimento di tutti i raccomandati che ci sono nella pubblica amministrazione e nelle aziende di Stato. Dobbiamo cominciare a controllare, anche in Rai, e ristabilire il principio della meritocrazia”. Nobilissimo intento che andrebbe applicato anche all’interno della sua forza politica. Non è certo per meriti se lui e tanti dei suoi siedono dove siedono.

Dunque assistiamo al governo del non fare nulla se non lanciare slogan, diretto da un presidente del Consiglio telecomandato e alle prese con uno scandalo che investe il partito che più voti ha preso il 4 marzo 2018, con il “proprietario” di quel partito che cena nello stesso ristorante di un tal Lanzalone senza saperlo che tutto ciò che propone sono “censimenti” per individuare un nemico da indicare al popolo bue che vota con la pancia. E’ un’operazione di straordinaria pericolosità che viene reiterata dal momento dell’insediamento del governo pentaleghista, che non sta facendo nulla.

Il Ministro del Lavoro e vice presidente del Consiglio sa come vendere le sue trovate pubblicitarie: parla di controlli sulle pubbliche amministrazioni che dovrebbero avere “carattere retroattivo”, parla del passato come se fosse il presente e con toni che escludono il partito che rappresenta e che regge il 50% del governo pentaleghista, o giallo-verde che dir si voglia, sottintendendo ad ogni parola e ad ogni gesto “l’innocenza” del movimento di Casaleggio che non serve più nemmeno a chi l’ha votato essendo diventato solo un macchina di poltrone.

Sono tempi nei quali bisogna tenere alta la guardia e denunciare ogni tentativo di riportare l’Italia al ventennio del secolo scorso: ci provano in tutti i modi e gli Italiani ci cascano di nuovo. Le opposizioni dove sono? Cosa dicono? Cosa fanno? Che programmi hanno? Si limitano a dire, con insopportabile sufficienza, ciò che un esponente del PD che abbiamo ascoltato nei giorni scorsi si ostina a ripetere, e cioè che “di Salvini si parla troppo?”.

Con un’opposizione ed un elettorato così tanti auguri all’Italia. E per tornare al Ministro del Lavoro e al suo delirare di censimenti, ci permettiamo un consiglio: dia un’occhiatina alla giunta capitolina. Possibilmente ad occhi aperti. Non è detto che gli piacerà, ma potrebbe aprirgli vie nuove. Non si sa mai. E magari gli farà bene.

 

 





 

(20 giugno 2018)

©gaiaitalia.com 2018 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 




 

 

 

 

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