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La differenza tra Salvini e Sánchez sta nel fatto che Sánchez è socialista

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di Redazione #neofascisti twitter@gaiaitaliacom #socialisti

 

 

Il Matteo Salvini che afferma “ho sempre il rosario in tasca”, scevro da ogni vergogna, preda dell’opportunismo più bieco e del più pericoloso delirio di onnipotenza cui l’Italia abbia assistito dopo il 1922, non ha “vinto” perché “l’Italia ha gridato più forte”, sono parole sue: Salvini ha perso (e ha perso la faccia) perché il Primo Ministro spagnolo Pedro Sánchez è socialista e l’elettorato del PSOE è fortemente sensibile, seppur assolutamente laico, alla solidarietà.

Se al potere in Spagna ci fosse stato ancora il cattolicissimo, alla Salvini, per essere chiari, Mariano Rajoy la Spagna non si sarebbe fatta carico della nave Acquarius e dei suoi 629 profughi i quali, sia detto per inciso, verranno trasportati a Valencia da navi italiane.

Il mostruoso Tribuno, Salvini dimostra una spregiudicatezza politica, unita ad una capacità di ingannare anche i suoi elettori, che inquieta. Le sue azioni sono tese a cancellare un passato ambiguo, non solo sul tema dell’immigrazione che parte proprio dal suo partito. Quella Lega Nord di Bossi padre e Bossi Trota che volle follemente volle la demenziale legge Bossi-Fini (i cui regolamenti di attuazione furono applicati con anni di ritardo), legge che è la principale responsabile dell’attuale caos e che è insieme la causa e l’effetto del furore salviniano che ha bisogno di cancellare, almeno dai media, tutte i problemi della Lega Nord con questioni che riguardano la trasparenza dei conti, cosucce come 49milioni di euro, le condanne di Bossi padre e Bossi figlio, per presentarsi con il nuovo che avanza fagocitando i voti estremisti che erano andati al M5S.

Umberto Bossi, per inciso, siede ancora in Senato 31 anni dopo, anche se Salvini non lo cita mai.

Così che mentre gli Italiani si sentono legittimati a gridare perché il Tribuno Salvini ha comunicato che “Ad alzare la voce si vince”, la Lega più a destra di sempre racconta ciò che vuole, cresce nei voti reali e nei sondaggi a spese del M5S e di Berlusconi e quegli Italiani lì, quelli che si sentono legittimati a gridare, mentre si occupano di maledire gli immigrati fanno crescere un partito xenofobo ed estremista che ha alle spalle decenni di crac economici, diamanti dalla Tanzani, condanne al fondatore e alla sua famiglia.

Un’Italia imbecille e sempre più orribile che pratica tutto questo in nome dell’onestà [sic] e dell’odio contro i negher.

 




 

(12 giugno 2018)

©gaiaitalia.com 2018 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 




 

 

 

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