foto: LezPop
di Paolo M. Minciotti #LGBTI twitter@gaiaitaliacomlo #omofobia
Non li abbiamo mai visti così contriti in occasione degli scandali pedofili nella chiesa cattolica, ma i buoni cattolici integralisti dimostrano di essere in grado di inginocchiarsi per chiedere perdono, soprattutto se il chiedere perdono sottintende poter chiedere il diritto di continuare a discriminare le persone omosessuali. Perché agli integralisti la discriminazione piace tanto.
La protesta è stata diretta alla veglia contro l’omofobia voluta da don Paolo Cugini con la presenza di monsignor Camisasca, vescovo di Reggio Emilia, c’è stata. L’hanno chiamata veglia contro l’omofobia, in realtà il buon vescovo della città non si è potuto discostare dalle linee guida della chiesa medievale che rappresenta così che, condendo il tutto con i soliti accoglienza e comprensione ci si è raccomandati di mantenere la castità perché la Chiesa condanna i rapporti sessuali slegati dalla procreazione come comportamenti disordinati. Solita vecchia storia. Così solita che la madre di una ragazza transgender è uscita a metà cerimonia.
Davanti al Vescovado quattro gatti integralisti hanno fatto felice l’area reazionaria della loro chiesa inginocchiandosi come se ci credessero per un rosario “riparativo”, invocando la grazia – la possibilità? – di poter continuare a discriminare le persone LGBTI. Mai qualcosa di simile è stato organizzato in questo paese contro gli scandali dei preti pedofili all’interno della Chiesa di Roma.
(22 maggio 2018)
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