di Giovanna Di Rosa #LeU twitter@gaiaitaliacomlo #sinistra
La sterilità autoreferenziale della sinistra italiana confluita nel fallimentare esperimento chiamato Liberi e Uguali, che già era confluita nel fallimentare esperimento chiamato Sinistra Italiana, che già era confluita nel fallimentare esperimento della sinistra vendoliana, che insomma dopo Bertinotti la morte, è la sterilità programmatica, ideologica e politica che ha impedito ai guru di quella sinistra fallimentare di accorgersi che i loro voti li stava prendendo Salvini con la sua orribile Lega, che i loro voti stavano prendendo Di Maio con il suo orribile M5S. Il fallimento di questo insulso e inutile esperimento politico è stato sancito dalle urne il 4 marzo scorso, urne che hanno fatto scomparire la sinistra dalla carta politica dell’Italietta neofascista, e dal solito Roberto Speranza che di fronte a quattro gatti il 12 maggio scorso a Roma ha intonato il de profundis di Liberi e Uguali e lanciato l’ennesima proposta rivoluzionaria: “…un percorso costituente per trasformare la lista elettorale in partito politico”.
Non è straordinario? Quante volte la gente che vota a sinistra si è dovuta sorbire la solfa del “percorso costituente” di una nuova rivoluzionaria sinistra che puntualmente ha fallito tutti gli obbiettivi. Pensano davvero questi signori che una sinistra che faccia breccia nell’elettorato italiano possa avere al suo interno nomi come Massimo D’Alema, Pietro Grasso, Laura Boldrini, Roberto Speranza, Pierluigi Bersani e potrei andare avanti se non fossi una donna che sa contenersi, personaggi con conti in banca e stili di vita irrispettosi di quei valori di cui indebitamente si appropriano e che vogliono vendere come la nuova rivoluzione dei proletari.
Come hanno fatto a non accorgersi che il maggiore sindacato della [sic] sinistra stava diventando così verde che Camusso farebbe bene a cambiare colore a quel fazzoletto che porta al collo come un simbolo ridicolo di appartenenza al quale nemmeno lei crede più? Se fossero stati quei fini politici che raccontano di essere e non fossero stati mossi da puro livore nei confronti dell’attuale dirigenza del PD, non avrebbero fatto scelte differenti in favore di quella sinistra della quale si sentono alfieri? Ma secondo voi può un uomo come Massimo D’Alema che è riuscito a fare governi con Mastella e con Cossiga (quest’ultimo fondò un partito solo per fargli avere la maggioranza in parlamento), autoincensarsi come unico uomo di sinistra del paese?
Bene hanno fatto a non cascarci, coloro che avrebbero dovuto votarli e si sono rivolti ad altri lidi. Purtroppo per loro si sono cacciati in un guaio ancora peggiore perché accecati dal furore di sinistra e pensando di votare a sinistra, sono incespicati nella propaganda di stampo putiniana del M5S che li ha fregati ed ora racconta di voler provare a fare un governo con la Lega. Non c’è Speranza che tenga e non ci sono fusioni e costituenti che tengano: la gente di una certa politica non ne può più. Personalmente consiglierei, se non fossi la donna che sono, a Speranza e soci di fondersi e basta. Poi facciano loro.
(14 maggio 2018)
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