di Giovanna Di Rosa #travaglismo twitter@gaiaitaliacom #travagli
A Il Fatto Quotidiano ed agli Dei che lo popolano e sulle cui pagine scrivono, la soluzione del governo degli Onesti non va giù. Ci sono motivi seri: Berlusconi avrà la commissione di vigilanza RAI e per gli onnipresenti Travaglio e Scanzi si profilano tempi duri. L’Italia rimarrà senza il geniale verbo dell’uno, che conosciamo, e senza le altrettanto geniali intuizioni dell’altro (una delle quali la trovate qui sotto grazie alla memoria storia di Facebook). Danni irreparabili. Soprattutto a certe tasche.
Marco Travaglio aveva scritto solo una settimana fa un esilarante articolo scaturito dai suoi mal di pancia, sulla necessità che Mattarella assegnasse l’incarico a Matteo Salvini, cosa che Mattarella si è ben guardato dal fare e Salvini si è ben guardato dal chiedere, del quale abbiamo dato conto qui. Ora si trova a fare i conti con una possibilità che la sua geniale mente non aveva messo in conto, perché il genio non mette in conto, il genio sa. Andrea Scanzi è un altro genio della politica e della comunicazione momentaneamente messo in ombra, ma è un Fatto passeggero o transitorio che dir si voglia, dal suo nume tutelare Travaglio, che sarebbe anche il suo capo. Il post di cui sopra, alla luce di quanto successo ieri in politica, non solo non ne imbrocca una, ma è di rara volgarità e gratuità. Il Fatto agghiacciante è costituito dai commenti che il buon Scanzi riceve. Che vi invitiamo a leggere.
Ma il Gatto e la Volpe della rivoluzionaria informazione filogrillina condita di insulti e gratuità ad uso e consumo di coloro che non hanno mai letto un libro e credono alle scie chimiche ed alle loro intuizioni potrebbero cascare male, perché se davvero il governo degli Onesti nascesse – cosa sulla quale è lecito nutrire ancora qualche dubbio – e a Berlusconi, cioè a Forza Italia, venisse dato il controllo della Commissione di Vigilanza RAI, i loro spazi televisivi extra-La7 potrebbero vedersi sensibilmente ridotti. Ed infatti il Siffatto Quotidiano di oggi ha cominciato a picchiare duro sull’ipotesi di governo e parla di “Una pagliacciata mai vista” e non si riferisce agli interventi televisivi di Scanzi e Travaglio. L’editoriale di Peter Gomez non ci va giù leggero parlando del “pregiudicato Silvio Berlusconi, definito dai tribunali della Repubblica un “delinquente naturale”…” e continua poi dirigendosi ai suoi lettori per rassicurarli: “Io e i miei colleghi eserciteremo la nostra funzione di controllo senza fare sconti a nessuno. Riporteremo tutte le notizie che saremo in grado di trovare. E seguiremo sempre la nostra unica linea editoriale: la Costituzione della Repubblica. Quella che all’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”, perché in questo paese per essere credibili bisogna sempre citare la Costituzione.
Lo faceva Berlusconi. Lo fa Peter Gomez il quale dimentica che per essere credibili, oltre al “pluripregiudicato” Silvio, per dirla con parole sue, occorrerebbe parlare anche dei guai giudiziari di Beppe Grillo. Cosa che si guarda bene dal fare. Ma non è che in poche righe si può dir tutto.
Infatti anche noi chiudiamo qui.
(10 maggio 2018)
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