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Ora alla politica si sostituisce la disperazione per la perdita della poltrona

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foto ANSA

di Daniele Santi #politica twitter@gaiaitaliacom #elezionibis

 

 

In vista delle elezioni bis del futuro prossimo venturo, date non è dato saperne a noi che siam mortali, salta all’occhio il pressing che i peones di Forza Italia, che velocemente stanno migrando verso gli intolleranti lidi leghisti – ben gli sta a Berlusconi che li ha sdoganati, resi decenti, coccolati, portati al governo, ha dato loro ministeri come Giustizia ed Interni oltre alla Regione Lombardia, ben gli sta – stanno esercitando su Silvio Berlusconi affinché si tolga dai piedi, faccia un passo indietro, e sia finalmente data la stura al governo-colera dei pentaleghisti che eviterebbe di andare ad elezioni anticipate, ergo ai peones che tengono famiglia di vedersi sradicati dall’agognata poltrona perché nei colleghi uninominali dell’orrenda legge elettorale chiamata Rosatellum e che ha creato il casino dal quale non si esce, la Lega li farà a pezzi. Poveri peones. Ci metti tutta una vita a trovarti qualcuno a cui dire signorsì e che ti ripaghi, e Berlusconi è generoso con gli amici quanto è spietato con i nemici, e poi arriva un Salvini qualsiasi che cavalcando l’incavalcabile e promettendo l’irrealizzabile prende più voti di te e mette a rischio il tuo stipendio. Son problemi.

Il M5S da parte loro, cioè da parte di Beppe Grillo e la Casaleggio srl che sono coloro che comandano, altro che Di Maio, hanno già deciso che chi l’ha data per la causa, cioè i disoccupati incolti nullafacenti che prendono uno stipendio da marzo senza fare nulla perché il parlamento non lavora, non vota, non fa un accidente perché questi non hanno voluto fare un governo, verranno riconfermati anche in deroga ai due mandati previsti dalle regole pentastellate che cambiano a seconda delle esigenze interne, della convenienza politica, degli umori dei Diarchi e della fame nel mondo.

peones non dimenticano che Berlusconi tiene la Lega per le palle e che la Lega soldi per la campagna elettorale non ne ha, ma ci provano. Pensano che il loro capo sia diventato irragionevole, causa senilità, che sia ora di toglierselo dai piedi perché è vecchio (ma c’à i sordi), insomma il capo è decaduto a tutti gli effetti quindi per favore si metta da parte, faccia fare un governo pentaleghista, salviamo le poltrone e tanti saluti a mammeta. Non si farà da parte nemmeno se dovessero sparargli.

La situazione politica è quindi complicata, anzi complicatissima, proprio come la situazione lavorativa dei peones, essendo diventata un lavoro per coloro che non hanno voglia di trovarselo. Lo è diventata proprio grazie a quei partiti che predicavano, e continuano a farlo perché l’Italiano è anche sordo oltre che allenatore, ministro, tuttologo, presidente della repubblica, costituzionalista, ciclista eccetera, che la politica non doveva essere un lavoro, ma un progetto a favore del popolo.

In realtà ciò che abbiamo sotto gli occhi è lo schifo che tutto un popolo, o almeno una buona parte di esso, ha nella pancia. E non se ne accorge.

 





 

(9 maggio 2018)

©gaiaitalia.com 2018 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 




 

 

 

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