di Redazione #Esteri twitter@gaiaitaliacom #Romania
La recente riforma del quadro legislativo rumeno per il gioco d’azzardo, avvenuta nel 2015, ha creato un mercato dinamico, controllato e che potrebbe offrire ottime opportunità di business anche per gli imprenditori italiani delle slot, che temono una crisi nel settore del gioco terrestre.
Al momento nel mercato rumeno convivono quattro casinò terrestri, diverse sale bingo, una rete di 13mila agenzie di scommesse per un totale di 356 operatori di gioco tradizionali, autorizzati ad offrire slot machine, bingo, poker, scommesse e giochi di casinò. Il settore online ha dimensioni minori e conta poco più di una ventina di società legalmente autorizzate ad offrire servizi di gioco a distanza, ma le prospettive future sembrano ottime.
La situazione attuale del settore è l’esito prodotto dal nuovo quadro normativo introdotto circa 3 anni fa. Tra il 2015 ed il 2016 è entrata infatti in vigore una legge nazionale che affidava la gestione ed il controllo del gioco d’azzardo ad un Ente governativo, il National Gambling Office (NGO) che per alcuni versi ricorda molto da vicina la nostra Agenzia Monopoli e Dogane. La riforma del 2015 ha riguardato soprattutto il gaming online, introducendo una serie di requisiti specifici che gli operatori a distanza devono rispettare per poter operare legalmente nel Paese e, soprattutto, raggiungendo l’obiettivo di mettere ordine in un settore che fino a quel momento era in mano ad operatori stranieri che sfuggivano alle maglie della tassazione locale. Prima del cambiamento normativo, non vi era nel Paese alcun casinò online autorizzato, mentre ad oggi si contano ben 21 siti di gioco legale e nei prossimi anni ci si attende un’ulteriore espansione del settore. Come già avviene in altri stati europei è infatti prevedibile che la facilità di accesso alle piattaforme di gioco online, la varietà dell’intrattenimento offerto, la possibilità di ricevere bonus senza deposito e la protezione dei giocatori garantita dalle leggi vigenti spingeranno sempre più utenti verso i casinò online autorizzati.
Il gioco non è però solo quello online, in Romania infatti anche il settore terrestre è molto forte e la posizione attuale del governo è quella di puntare, non tanto ad una crescita del settore, quanto piuttosto ad un suo consolidamento, cercando di spostare il mercato il più possibile verso gli apparecchi AWP (slot machine a basso rischio, con una puntata massima di 50 centesimi e vincite massime di 200€), riducendo invece la diffusione degli apparecchi Slot, che nel mercato rumeno non hanno limiti di alcun tipo. La protezione delle fasce deboli e la difesa della legalità sono elementi imprescindibili nel quadro attuale della gestione del settore, tuttavia l’approccio adottato dalla Romania rispetto al mercato delle slot è decisamente diverso da quello che stiamo osservando nel nostro Paese. Un esempio è quello relativo alla pubblicità del gioco d’azzardo che, quando offerta nel rispetto di certe regole, viene vista come un efficace strumento per incentivare il gioco illegale versus quello non autorizzato. Inoltre, il governo ha scelto un approccio collaborativo con gli operatori preferendo l’adesione volontaria alle regole di protezione degli utenti, piuttosto che applicazione di norme proibizionistiche volte a ridurre l’offerta di gioco.
Questi elementi, uniti al fatto che la normativa non prevede un limite al numero di licenze che possono essere rilasciate, rendono il mercato rumeno interessante anche per gli imprenditori italiani che operano nella produzione di apparecchi di gioco e che sono seriamente preoccupati per i tagli al parco slot previsti dalla legge e per le misure contro le slot machine prese da diverse amministrazioni locali del nostro Paese.
(27 aprile 2018)
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