di Daniele Santi #notizie twitter@gaiaitaliacom #progresso
In una interessantissima, e secondo noi troppo breve chiacchierata, che il magnate filantropo Bill Gates ha avuto con il settimanale americano Time, il patron di Microsoft ha dichiarato che “gli esseri umani hanno una cattiva comprensione del progresso”. Secondo Bill Gates questa “cattiva percezione del progresso” deriva dalla tendenza degli esseri umani a perdere tempo nel ricercare il “colpevole” di ogni accadimento, invece di vedere non solo i lati positivi di ogni questione ma anche, e soprattutto, i progressi che avvengono in ogni parte del mondo. Nello stesso modo Gates ritiene una tendenza dannosa quella di creare “eroi” quando le cose vanno bene. La fonte dei problemi, insomma, o meglio la “percezione del bene e del male” filtrata dai nostri pregiudizi culturali, impedirebbero di vedere quelli che sono progressi sociali reali.
Bill Gates individua una necessità, d’accordo con il suo amico statistico Hans Rosling, ed il suo libro Factfullness quella cioè di “organizzare le persone” sulla base di “come vivono” e non “della regione nella quale vivono” concordando sula fatto che cominciando a parlare dei problemi del mondo da quella prospettiva sarebbe un grande e positivo cambiamento.
In un’altra chiacchierata col settimanale, qualche mese fa, Bill Gates aveva sottolineato come negli ultimi cinque anni ci siano cento milioni di persone in più uscite dalla fascia definita “di povertà assoluta”, secondo Gates una notizia straordinariamente positiva – che segue un trend ugualmente positivo negli ultimi anni – ma che i nostri pregiudizi impediscono di vedere come tale.
(22 aprile 2018)
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