di Giovanna Di Rosa #camere twitter@gaiaitaliacom #politica
I partiti politici, i loro eletti, hanno dato il via (diretta streaming qui) al festivalino delle schede bianche dato che non c’è la quadra – e come potrebbe esserci col paese spaccato in tre ed il parlamento diviso in 3/3? – né l’accordo sui presidenti di Camera e Senato, dopo che il M5S schiavo dei mal di pancia dei fanatici della Sacra Setta del Blogghe, ha messo il suo “No” alla polpetta avvelenata nota col nome di Paolo Romani. La seduta si è aperta con quello che avrebbe dovuto essere un discorso di alto profilo istituzionale del presidente provvisorio Roberto Giacchetti che non è stato altro che uno sterile appello alla verità – chi è senza peccato scagli la prima pietra – e la lettura di una serie di lettere informative indirizzate alla ex Boldrini.
Mentre scriviamo è in corso la chiama per la votazione il cui risultato, nulla di fatto, è più che scontato dopo l’annuncio di scheda bianca dato sia dal M5S che dal PD. Per questa prima votazione occorrerebbero i 2/3 dei votanti per eleggere il o la presidente della Camera.
(23 marzo 2018)
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