di G.G. #terrorismo twitter@gaiaitaliacom #erdogan
La conquista della capitale del Kurdistan da parte delle forze turche, armate per combattere l’Isis, la dice chiara su quanto al mondo occidentale ed ai suoi scellerati avversari come il dittatore turco, importi di sconfiggere sul serio il terrorismo o integralismo islamista che dir si voglia. A noi, loro (voi, noi, tutti?), interessa liberarsi dell’incomodo più vicino che per Erdogan, ad esempio, sono sempre i Curdi soprattutto ora che tra finti colpi di Stato ed elezioni farsa, e massicci arresti, gli oppositori interni sono stati zittiti tutti.
Dopo Saddam Hussein, dopo Al Qaeda, dopo il sedicente stato islamico, dopo che il mondo è stato messo a soqquadro da questa minaccia islamista che i Curdi hanno aiutato a combattere – facendo quasi tutto il lavoro con l’appoggio delle armi degli USA – e dopo che quest’ultima minaccia aveva rappresentato tutta la cattiveria del mondo, tutto l’orrore che alberga dentro di noi, proprio come se fossimo innocenti, eccoci celebrare prima gli eroi curdi e siriani che hanno sconfitto il male e poi lasciarli nella mani, o meglio, sotto le bombe di Erdogan che con la scusa di bombardare l’Isis ammazzava i Curdi. Dall’Occidente, dagli Stati Uniti, dall’UE e Mogherini silenzio assoluto.
Il 17 marzo scorso i Turchi si sono ripresi Afrin, capitale del Kurdistan siriano, ed immaginiamo che ora Erdogan non ci andrà tanto per il sottile, spalleggiato com’è nella sua follia anti-Kurdistan da Iran, Putin ed altre forze più o meno nascoste e più o meno note che dopo avere celebrato l’eroismo dei Curdi li hanno lasciati in balia del mostro, uno dei tanti mostri che l’Occidente-Capo ha creato nel corso degli ultimi settant’anni. Ricordatevela questa data: il 17 marzo, perché in futuro vorrà dire qualcosa.
Che non ci piacerà per niente, ma tant’è.
Hanno scomodato Allah anche i Turchi ed i loro alleati: perché i Curdi hanno la sfiga di essere laici in tempi nei quali bisogna incolpare un dio di tutte le nefandezze umane, perché se è un dio a dare gli ordini ci si sente sempre un po’ meno responsabili (che schifo!). Al grido di “Allah è grande”, barbe in resta, hanno buttato giù le statue degli eroi del popolo curdo come Kawa, il fabbro che uccise il tiranno assiro Dehok. Ora i buoni invasori turchi & alleati si prenderanno la briga di “controllare” il territorio in nome di Erdogan onnipotente condottiero della zona. La Turchia è invasore ad Afrin, ma amica a Idlib dove protegge [sic] i civili dalle incursioni di Assad spalleggiato da Putin che però è anche amico anche di Erdogan.
Da quelle parti, dicono coloro che la sanno lunga, si nascondono tra le milizie amiche i terroristi jihadisti di Tahrir al Sham, già noti come al Nousra, ferocissima fazione siriana di Al Qaeda. La Turchia li protegge.
In questo mondo di ladri il doppiogiochismo non basta più ed Erdogan è lì ad insegnare da quante facce, una più bonaria dell’altra, può essere raccontata la malvagità. Con la complicità di Russia, Iran, USA e UE. C’è da andar fieri del mondo che stiamo creando.
(21 marzo 2018)
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