Pubblicità
22.6 C
Roma
20.3 C
Milano
Roma
cielo sereno
22.6 ° C
23.6 °
20.9 °
50 %
3.1kmh
0 %
Mar
23 °
Mer
21 °
Gio
20 °
Ven
22 °
Sab
22 °

POLITICA

Pubblicità

ALTRA POLITICA

Pubblicità

ESTERI

Pubblicità
HomeCopertinaSalute sessuale e bullismo a scuola: la politica affronti l'emergenza

Salute sessuale e bullismo a scuola: la politica affronti l’emergenza

Pubblicità
GAIAITALIA.COM NOTIZIE anche su TELEGRAMIscrivetevi al nostro Canale Telegram
GAIAITALIA.COM NOTIZIE su WHATSAPPIscrivetevi al nostro Canale WHATSAPP

di Gaiaitalia.com #Roma twitter@gaiaitaliacom #LGBTQI

 

 

Venerdì 16 febbraio, presso la sala dell’Associazione Stampa Romana in Piazza della Torretta ­36 in Roma, ore 11:00,  il Coordinamento Laicità Scuola Salute presenterà una proposta per affrontare l’emergenza legata alla salute sessuale e al bullismo, che interessa da vicino i nostri figli e le nostre figlie.

I dati ci avvertono ormai da anni sul continuo diffondersi dell’HIV tra i più giovani per il mancato uso del preservativo (non lo usano 4 giovani su 10), sull’aumento dirompente di patologie come la sifilide (+800% tra 1996 e 2008), sul progressivo aumento dei casi di femminicidio, sul diffondersi incontrollato di intolleranza, discorso d’odio, violenza e discriminazione. Anche la Cassazione, durante l’apertura dell’anno giudiziario, ha lanciato l’allarme sulle cosiddette “baby gang” e sulla violenza di genere. Nell’epoca del web libero, l’assenza di  strumenti critici su questi temi trasforma questa lacuna si profila come una minaccia intollerabile per i nostri figli e le nostre figlie.

L’Italia, a causa di forze conservatrici irrazionali, ideologiche e pericolose, è l’unico Paese dell’Europa occidentale a non avere ancora un programma curricolare in linea con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (educazione sessuale olistica) che include l’educazione alle emozioni e al rispetto delle differenze.

Il recente “Piano per l’educazione al rispetto” varato dal MIUR, continua a dare credito a chi discute ancora del fantomatico “gender” nelle scuole e rimane una dichiarazione di intenti che non affronta i temi della sessualità, dell’omofobia, degli stereotipi di genere, dell’inclusione di chi proviene dalle nuove famiglie considerate “non tradizionali”.

Come spiega anche l’OMS, non parlare di sessualità significa avallare sessismo, maschilismo e tabù oscurantisti, danneggiando la salute psicofisica delle giovani generazioni e producendo un’incapacità strutturale di riconoscere le differenze che ci circondano.

Come  Coordinamento nazionale di genitori, famiglie, formatori e formatrici, presenteremo una proposta puntuale e chiara rivolta a tutte le forze politiche in campo, affinché nella prossima legislatura si volti pagina rispetto a chi diffonde odio e falsità sulla pelle delle nuove generazioni e attenta al futuro dell’istituzione scolastica nella sua complessità. Tra i primi sostenitori dell’appello insieme alle realtà promotrici si è espresso il CIDI, Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti.

L’iniziativa è promossa da Agedo, Coordinamento Genitori Democratici, Educare alle Differenze, Famiglie Arcobaleno, Rete Genitori Rainbow, Gaycs, Gaynet.





(6 febbraio 2018)

©gaiaitalia.com 2018 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)

Torino
cielo sereno
15.4 ° C
16.2 °
13.5 °
60 %
1.5kmh
0 %
Mar
19 °
Mer
17 °
Gio
18 °
Ven
17 °
Sab
15 °
Pubblicità

LEGGI ANCHE