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Un cittadino di Grosseto era rimasto per cinque giorni resta senza telefono ed internet a casa; la compagnia telefonica, Telecom, non aveva fornito alcuna spiegazione riguardo le cause del disservizio e pertanto l’utente si era rivolto alla Confconsumatori di Grosseto.
Attraverso l’associazione il grossetano aveva tentato la via della conciliazione, ma anche in quella sede la compagnia telefonica era rimasta sorda alle fondate lamentele dell’utente. A quel punto, per principio e per non far passare in cavalleria la condotta della compagnia, l’utente aveva deciso di fare causa tramite l’avvocato Ilaria Nunziata di Confconsumatori.
Dopo un lungo contenzioso, nei giorni scorsi il Giudice di Pace di Grosseto non solo ha condannato la società telefonica a pagare l’indennizzo previsto dalla Carta dei Servizi ma ha ritenuto anche che negare l’utenza domestica costituisca una grave violazione dei diritti della persona sanciti all’articolo 2 della Costituzione, ai sensi dell’articolo 2043 c.c., pertanto ha condannato il colosso telefonico a pagare anche 500,00 euro a titolo di danno esistenziale, ponendo a carico della società anche le spese del giudizio per ulteriori 1.500,00 euro.
“Il contenzioso – commentano da Confconsumatori Grosseto – è soltanto frutto della chiusura in sede conciliativa delle compagnie telefoniche che continuano a negare, anche quando è palese, il danno che arrecano alle famiglie private dell’ormai primario ed indispensabile servizio di collegamento ad internet oltre che del telefono”.
(24 gennaio 2018)
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