di G.G. #Tehran twitter@gaiaitaliacom #Iran
Quattrocentocinquanta arresti in pochi giorni, due morti lo scorso sabato, altri nove nel corso del weekend, un imprecisato numero di condanne a morte che verranno comminate, è facile prevedere, nel corso delle prossime settimane: è la nuova mattanza di esseri umani e libertà messa in atto dalle Bestie di Tehran, Pasdaran in testa che, nonostante il patetico tentativo di Rouhani di mettere una pezza ai disordini, continuano a massacrare cittadini che non hanno libertà alcuna e le reclamano tutte.
Tra i morti un bambino di 11 anni ucciso, come tutti gli altri, da non meglio precisate forze straniere, agenti stranieri per i più fantasiosi o più ortodossi, e le consuete denunce degli orribili Pasdaran, la forza rivoluzionaria che risponde soltanto alla Guida Suprema – ma il sospetto che sia la Guida Suprema ad essere ormai schiavo dei Pasdaran sempre più potenti, sempre più ricchi, sempre più spietati, sempre più incontrollabili, veri signori e padroni dell’Iran e della sua politica assassina è ormai più che un sospetto.
Mentre la gente muore, è arrestata, pestata, massacrata e il loro desiderio di libertà represso, Donald Trump getta benzina sul fuoco e si erge, sprezzante del ridicolo, a unico difensore delle libertà internazionali. Così va il mondo che si insulta sui social come se nessuno fosse colpevole.
(2 novembre 2017)
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