di Giancarlo Grassi #giornalismo twitter@gaiaitaliacom #politica
Soltanto Marco Travaglio con la sua disonestà intellettuale e la sua continua ricerca della provocazione fine a se stessa poteva scivolare sull’acido facendo battute su come sciogliere un governo nell’acido nel paese nel quale nell’acido è stato sciolto un tredicenne e dove i maschi che odiano le donne, come certi giornalisti, le sfigurano con l’acido.
Soltanto a Travaglio poteva venire in mente un accostamento tanto infelice tra la realtà virtuale nella quale vive e fa vivere lettori e fans, accontentandoli nel loro bisogno di credere di vivere in uno stato totalitario, e la realtà reale che vivono coloro che con l’acido hanno avuto a che fare sul serio. Ma Travaglio non se ne cura…
Piacerebbe spedirlo in uno dei paesi che a parole ama tanto e fargli fare il suo mestiere da quelle parti, esattamente come fa in Italia. Senza cambiare una virgola dei suoi scritti. Mi piacerebbe vederlo in Russia sparlare di Vladimir Putin come fa con Renzi; o in Turchia a dire del governo di Erdogan ciò che dice del governo Gentiloni. Mi piacerebbe vederlo in Iran, lui che ha sempre punti di vista originali, diciamo così, su Ayatollah e Pasdaran delirare di regime totalitario come di regime totalitario straparla in Italia e vedere per quanto resta in libertà. Mi piacerebbe che il buon Travaglio vivesse per qualche settimana fuori dalle realtà privilegiate che si è costruito, fuori dagli studi televisivi dove si sente un divo senza esserlo, fuori dai teatri dove con un attricetta come tante (trattasi di giudizio professionale, non di sessismo) pensa di mettere alla berlina la ministra Boschi usando la misoginia interiorizzata della sua partner, fuori dai recinti protettivi di Grillology, confrontarsi con le vere realtà dittatoriali e totalitarie, con i luoghi dove veramente non esiste libertà di parola e annaspare alla ricerca della sua perduta favolosità verbale.
Quando questo paese si stancherà di imbonitori amici degli amici che fingono di essere rivoluzionari ad uso della propria carriera avrà completato la rivoluzione che gli impedisce, anche grazie ai giornalisti che scivolano sull’acido perché non si sono mai accorti di perderlo dalla bocca ogni volta che la aprono, questi rivoluzionari da due soldi che sono la peggior classe conservatrice del paese, di essere a tutto tondo un paese veramente civile.
(29 dicembre 2017)
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