di Giovanna Di Rosa #Napoli twitter@gaiaitaliacomlo #Politica
Che siano proprio i 5Stelle a lamentarsi della mancanza di buone maniere suona strano, siamo d’accordo, ma è evidente che se si contesta Marco Travaglio e la sua pessima attitudine nei confronti di Maria Elena Boschi, non è che poi si può passare sotto silenzio il pessimo presidente della Regione Campania De Luca che è anche un uomo che riveste una carica pubblica, al contrario di Travaglio, e per il quale il rispetto per gli altri è un obbligo. O dovrebbe esserlo. E non solo il rispetto istituzionale.
Teatro della sceneggiata, pessima la sceneggiatura, il Consiglio regionale della Campania: approvazione della manovra di fine anno della Regione. Vincenzo De Luca risponde alla capogruppo pentastellata Valeria Ciarambino: “Tra noi e voi c’è un abisso. Noi approviamo provvedimenti per le famiglie, i lavoratori, lo sviluppo, l’ambiente. Voi fate solo un elenco di titoli”. Sarebbe bastato.
Poi mostra il dito medio, perché si mostra ciò che si ha ed il maschio dominatore che gestisce il potere deve manifestarsi, rivolto ai 5Stelle e alla capogruppo Ciarambino e fa riferimento all’albero di Natale di Roma: “Fate un elenco di titoli, poi magari quando si va al al governo non si è capaci di innaffiare nemmeno un albero di Natale. Questo ci dice la realtà. Qui in Campania, intanto, siamo primi in Italia con un tendenziale di 3.2 per cento di aumento del Pil. Va bene così”. E se “va bene così” il dito medio a Ciarambino a cosa serve? A marcare una distanza tra il maschiaccio e la femmina dominata e zittita? E’ politicamente sensato? E’ politicamente una risposta? E soprattutto serve a dimostrare che il partito di De Luca lavora meglio del Movimento di Di Maio?
Dal punto di vista dell’immagine è un disastro. Da quello dell’umanità è inqualificabile.
Il video dell’impresa nella quale De Luca rimedia l’ennesima pessima figura, ma a lui importa solo il Pil e mostrare il suo potere, merita un’occhiata. Perché in alcuni casi anche coloro che si ergono alfieri della buona politica e del buon vivere e citano il Pil, con la buona politica e la buona educazione c’entrano come il M5S con il senso del governo.
(28 dicembre 2017)
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