di Il Capo #Barcellona twitter@gaiaitaliacom #Catalogna
Nessuno prima di Mariano Rajoy è riuscito in un capolavoro di così straordinaria stupidità: attiva l’art.155 che sospende l’indipendenza della Catalogna, manda gli agenti della Guardia Civil a pestare i cittadini catalani che si recano al voto con i filo-monarchici che attaccano radio Catalunya, in un trionfo di tolleranza, chiede al Tribunale Supremo di arrestare Puigdemont, convoca elezioni per rinnovare il parlamento catalano che vede trionfare le forze indipendentiste e come primo partito quello di Puigdemont che voleva fare arrestare, il cui arresto ha sospeso, ma che rischia la galera se torna in Spagna. Si prega di notare che l’uomo che rischia l’arresto se torna in Spagna è il leader del partito più votato del Parlament, l’uomo che con ogni probabilità sarà nuovamente eletto President de la Generalitat. Le elezioni volute da Mariano Rajoy leader del Partido Popular si concludono con la disfatta del Partido Popular e di Mariano Rajoy che sprofondano al 4% e ad appena 3 seggi. Insignificanti in ogni processo decisionale.
D’altro canto gli indipendentisti sono alla maggioranza assoluta ed il processo di costituzione della Repubblica di Catalunya proseguirà: il neofranchista Rajoy ha fallito su tutti i fronti. Ora il parlamento dovrebbe farlo saltare in aria, politicamente parlando, e cambiare maggioranza. Basta togliergli la fiducia per cambiare maggioranza. La Costituzione spagnola lo permette.
Certo bisogna vedere se il PSOE, attuale stampella rotta del governo Rajoy, ha terminato o no la sua operazione di cottura a fuoco lento del povero leader galiziano che parla con l’accento di Fidel Castro e che è finito alla Moncloa perché gli spagnoli, disperati, non sapevano a che santo votarsi e si sono dispersi in mille partitini inconcludenti voltando le spalle al PSOE. I neofranchisti del PP sono fedeli alla linea del mai troppo defunto Caudillo e ai dettami della CEE ed hanno votato in massa per l’orribile partito cattolico che governa la Spagna dal 2012.
Ora non resta che stare alla finestra e vedere come evolverà la situazione. I risultato elettorali hanno dato agli Indipendentisti i 70 seggi necessari al governo della Catalogna, il partito di Pugdemont è il primo partito, il PP è al 4% e i Socialisti catalani pateticamente restano all’opposizione nonostante con il loro quasi 14%, se fossero un partito responsabile e non schiavo dei suoi quadri ed equilibri interni, potrebbero far respirare la Catlogna – politicamente parlando.
Ora vedremo se dopo la Guardia Civil contro i cittadini Mariano Rajoy scatenerà i carri armati contro i palazzi delle istituzioni catalane.
(22 dicembre 2017)
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