di Paolo M. Minciotti #lgbt twitter@gaiaitaliacom #Africa
Il capo delle forze armate dello Zimbabwe ha dichiarato, in perfetta continuità con i predecessore 93enne e con la moglie Grace, appena defenestrati, che l’omosessualità “è un vizio Occidentale, importato dall’uomo bianco” che “non fa parte della cultura del paese”. Le parole del Tenente Colonnello Philip Valerio Sibanda hanno gettato nello sconforto la popolazione LGBT del paese già duramente vessati e discriminati dal dittatore Robert Mugabe.
Sibanda ha sposato la tesi ridicola promulgata da numerosi leader africani, sponsorizzati dalle destre religiose americane, secondo la quali l’omosessualità è stata “imposta all’Africa dagli occidentali per ragioni” ovviamente “sconosciute”. La legge del paese punisce le relazioni omosessuali tra adulti consenzienti con pene detentive fino a tre anni, ma è stata giudicata incostituzionale e resta lì, in vigore, in attesa che venga emendata dall’Alta Corte.
(3 dicembre 2017)
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