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M5S, o di quelli che odiano il Jobs Act ma lo usano per licenziare 39 dipendenti

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di Giovanna Di Rosa, #grillology twitter@gaiaitaliacom #politica

 

 

Ciò che lascia attoniti è la poderosità della struttura morale degli incapaci di Grillology. Mentre da un lato combattono con tutte le forze, è la loro narrazione ma tutti ormai sanno, a parte i fedeli della chiesa, che non è così, un sistema corrotto, basato sulle caste e che partorisce aborti come il Jobs Act di Matteo Renzi, dall’altra di ciò che quel Jobs Act mette a disposizione delle imprese si servono per licenziare 39 dei loro dipendenti alla Camera assunti a tempo indeterminato. E’ la bellezza di Grillology, signora mia, regole ferree finché non le cambio perché me ne servono altre. Sempre più ferree. Strettamente collegate ai miei bisogni.

Più coerenti di così…

Non si conoscono le ragioni del licenziamento di massa, si conoscono bene quelle per le quali non se n’è saputo quasi nulla, ma si può ipotizzare vista la struttura fortemente democratica [sic] del movimento grillocasaleggico che ci fossero dissidenze mai sopite e forse nemmeno troppo taciute. O forse si prospettano pesanti spese elettorali per portare Luigi Di Maio l’Impreparato sul Sacro Scranno di Primo Ministro. Perché la politica è una cosa seria e va fatta da gente che non sappia quel che farà.

Così che il jobs act fa schifo, ma serve allo scopo. Poi l’aboliremo. Un po’ come hanno fatto con ciò che faceva schifo a Roma. I trasporti non funzionano e cancelliamo le cariche. Mettendoci uno dei nostri che è cugino di una delle nostre. Altro che coerenza ed onestà: è opportunismo ed incapacità in stretta relazione di contiguità con i bisogni del Movimento. Servono voti? Ecco reintegrato il buon Nuti, uno di quelli delle firme false a Palermo, capite? Non si può andare tanto per il sottile. C’è un paese da distruggere. Scusate. Da governare. A suon di illusioni: come le migliaia di aziende che avrebbero salvato con le trattenute dei loro stipendi. Dicono i soliti maligni che facendo i conti della serva risulterebbero poco meno di 600 euro all’anno, non ci compri nemmeno un computer serio. Figurarsi rimettere in piedi un azienda.



Ma bisognava costruire la narrazione affinché ci fosse una speranza per gli italiani incolti e creduloni disposti a credere che la terra è piatta e che le malattie non esistono, ma sono provocate da chi ci vuole dominare.

A costoro non si può certo raccontare che un fondo per le piccole e medie imprese (gestito dal Mef, che istruisce anche le pratiche) esiste già dai tempi di Romano Prodi, perché i sostenitori della Sacra Setta del Grillo, Romano Prodi non sanno nemmeno chi sia perché sono vissuti in un mondo a parte, separato – quello suggerito dalle loro inutili teste – dove nulla esiste e tutto è da inventare, ed ogni ingiustizia passa sotto silenzio, come i 39 licenziati dal M5S che a parole dice di difendere il lavoro di tutti e donare milioni di euro alle imprese.

Ma quello è il mondo reale mica quello dello favole di Grillology. E al mondo reale chi vota gli incapaci tirati a sorte tra i disoccupati che trovano una poltrona ed un lavoro a spese dello stato che odiano non ci vuole mica credere…





(2 dicembre 2017)

©gaiaitalia.com 2017 – diritti riservati, riproduzione vietata

 



 

 

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