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“Giustappunto!” di Vittorio Lussana: “Viva i ‘fessi’, abbasso i ‘buffoni’!”

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di Vittorio Lussana #Giustappunto twitter@vittoriolussana

 

 

La foto in cui Laura Boldrini e Maria Elena Boschi presenziano alle esequie di Totò Riina è solo l’ultimo esempio di bassezza politica proveniente non tanto dal Movimento 5 stelle, bensì da quella ‘nebulosa terrapiattista’ che è solita spostarsi come un ‘pendolo’ tra Forza Italia e la compagine ‘grillina’, unicamente per colpire le forze di progresso. Dopo il capolavoro assoluto del ‘triplo pareggio’ alle elezioni politiche del 2013, attendiamo ora fiduciosi la nuova e immaginifica opera d’arte che ci sta confezionando il popolo più ‘sguaiato’ e ottuso d’Europa: il nostro. C’è da dire che tutto ciò deriva da una devastazione antropologica senza precedenti, generata da una globalizzazione la quale ha innescato una durissima ‘guerra tra poveri’, anche e soprattutto di spirito. Ecco perché ha un senso la preferenza di Eugenio Scalfari in favore di una vittoria del centrodestra, rispetto a quella dei ‘5 stelle’: se si sta giocando allo ‘sfascio’, molto meglio, allora, affidarlo a qualcuno che, per lo meno, già conosciamo. In una recente discussione su Facebook, relativa alle solite polemiche da dissociati su vaccini e consensi informati, è apparso evidente quale sia la vera ‘base’ di ragionamento di una larga parte dei nostri concittadini, che non è affatto l’onestà o un’idea, per quanto vaga, di legalità giuridica o giustizia sociale: se così fosse, i Radicali italiani avrebbero la maggioranza assoluta già da diverso tempo. Questo delizioso popolo di ‘mediocri teatranti’ e di simpatici ‘prendiperilculo’ si è ormai convinto, in realtà, che con i soldi si possa far tutto, calpestando ogni valore, ogni principio, ogni ideale di solidarietà, ogni visione di società, ogni presupposto filosofico, culturale o morale. Agli italiani importa solo ed esclusivamente del proprio portafoglio: un vero e proprio tracollo nel più miserabile dei retaggi d’inciviltà, che non lascia spazio a sentimentalismo alcuno, nemmeno di tipo proletario. Una sorta di ‘malattia’, che rimpicciolisce i cervelli e sterilizza le coscienze. Siamo al ‘mors tua, vita mea’, al menefreghismo più squallido e assoluto, all’incultura più bifolca spacciata, con autentica ‘faccia di tolla’, per ‘rivoluzione legalitaria’ basata sull’onestà. Non è alle porte un fascismo ‘fascista’ o l’avvento di una dittatura militare: sta per andare in scena una volgare ‘sfilata’ tra le più svariate e molteplici tipologie di qualunquismo, da quello ‘grillino’ a quello ‘leghista’ e ‘neosovranista’, tutti interamente basati su un’omologazione di massa che conduce, dritti di filato, verso un solo e unico concetto politico: quello di ‘rivoluzione reazionaria’.

Questo è il vero elemento di unione identitaria riscoperto, di recente, dagli italiani: essi sono dei cattolici reazionari, come già diagnosticato dal sottoscritto ormai da svariati decenni. Peccato, però, che in questo Paese viga, ancora oggi, un antico ‘adagio’ borbonico, secondo il quale: “La ragione è dei fessi”. E allora viva i ‘fessi’ e il loro dio che li protegge, ché certamente è sempre meglio del dio dei ‘buffoni’.





(23 novembre 2017)

©gaiaitalia.com 2017 – diritti riservati, riproduzione vietata

 



 

 

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