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Tra la testata fascista al giornalista, i titoli di Libero e il grillino che voleva bruciare Rosato, c’è differenza?

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foto CorriereWeb

di Giancarlo Grassi #Commenti twitter@gaiaitaliacom #Politica

 

 

Tra la dimostrazione di forza del fratellino buono di Spada che ha tirato una violenta testata ad un giornalista Rai per dimostrargli chi è che comanda in casa, chi è l’uomo, chi è il maschio-omone insomma, dato che fargli la pipì addosso per marcare il territorio sarebbe stato sconveniente, perché poi entrano in gioco i confronti sulle misure e non sia mai… Tra la dimostrazione di forza del fratellino buono di Spada, dicevamo, i titoli di Libero come quello sullo sparare a Renzi per fermarlo ed il grillino che voleva bruciare Rosato, ma che poi non era vero perché siamo noi a capire male, trovate qualche differenza?

Noi no. Perché ogni singolo episodio che riporta questa italietta allo sbaraglio, preda di mafiosetti, pentastellati, di una stampa indecente, di direttori di giornali impresentabili, di candidati premier che non conoscono nemmeno l’italiano, di imprenditori-contro per convenienze bancarie e di politici come quelli di Casapound che convocano conferenze stampa alle quali i giornalisti vanno e delle quali scrivono (quando forze politiche di questo tipo andrebbero ignorate!!!), al medioevo dalla quale a fatica ha cercato di uscire, è funzionale al disegno che fa del nostro paese il più tristemente fascista d’Europa.

Anche quando grida al mondo di essere di sinistra. Perché si è fascisti per genetica, non per idea politica.

L’indignazione generale da social che è tipica degli indignati da social di questo momento storico, che hanno sostituito l’assoluzione nel confessionale che li faceva sentire in pace con lo sfogo sul social che li fa sentire buoni e sollevati, è anche quella una forma di indifferenza. Dato che tutto ciò che posso fare è indignarmi lo faccio gridando a più non posso sui mezzi che me lo permettono. In più lo faccio in un luogo pubblico che rappresenta la moderna agorà, e mi espongo dando dell’idiota a quell’imbecille che è tutto ciò che posso fare, così che sono in pace con me stesso.

 

 

E’ tristemente drammatico. La mancanza di umanità che contraddistingue questo momento storico è il vero problema e noi crediamo di intervenire sulla realtà utilizzando mezzi che sono irreali e che, spento il computer o il cellulare, non esistono più. Nonostante ciò per avere accesso ad essi, che ci permettono la moderna catarsi nota come indignazione da social, consegniamo ai veri fascismi dell’era contemporanea tutti nostri dati personali. Gusti sessuali compresi. In nome del nostro presumere di agire sulla realtà indignandoci nel mondo virtuale ci siamo fatti fregare l’umanità, i contatti personali, gli abbracci reali e i veri sorrisi.

L’unica cosa che ci rimane è scegliere tra la dimostrazione di forza del fratellino buono di Spada, i titoli di Libero come quello sullo sparare a Renzi per fermarlo ed il grillino che voleva bruciare Rosato, ma che poi non era vero siamo noi a capire male, per dare fiato alla nostra indignazione.

Che per esseri umani che profondamente anelano realmente alla libertà, alla giustizia e all’uguaglianza ci sembra un triste accontentarsi.

Riflettiamo, oh genti, riflettiamo…





(9 novembre 2017)

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