di Giovanna Di Rosa, twitter@gaiaitaliacom
Dopo Virginia Raggi anche la Sindaca di Torino “Quella Brava” ha ricevuto, in compagnia dell’Assessore al Bilancio, il suo bravo avviso di garanzia per abuso d’ufficio e falso in bilancio. Ora interverrà il responsabile della comunicazione a 5Stelle, quel Casalino de “i rumeni puzzano”, e si inventerà una strategia per mettere a tacere la questione. Appendino da parte sua ha già detto: “Spiegherò ai Magistrati” come se potesse farne a meno, di dare spiegazioni…
Continua così la favolosa epopea del M5S che tra firme false, indagati e indagate, abusivismi che sono giustificabili per alcuni e non giustificabili per altri e quindi sanati “di fatto”, come titolavamo qualche settimana fa, e parenti del candidato alla presidenza della Regione Sicilia in lista, compie il miracolo italiano che già era riuscito a Berlusconi nei vent’anni precedenti. Il miracolo italiano è sempre quello: facciamo un po’ tutti quel cazzo che ci pare [cit. Corrado Guzzanti] e va detto che i buoni 5Stelle per essere quelli della coerenza e dell’onestà a tutti i costi, quelli che non stringevano la mano ai colleghi deputati dopo essere stati eletti nel 2013 perché non volevano contaminarsi, quelli che dicevano a Bersani “la società civile siamo noi”, quelli che avevano l’esponente deputata che scriveva alla maestra del figlio sulla carta intestata della Camera, quella che non volevano persone con provvedimenti in corso e che hanno alla guida del Movimento un condannato in via definitiva, non si sono fatti mancare niente.
A questo punto non stupisce nemmeno che Luigino Di Maio, neo-candidato premier per il M5S senza nessuna preparazione né capacità, nuovo possibile capetto eterodiretto dalla Casaleggio-Grillology, invochi l’Ocse affinché venga a controllare le elezioni in Sicilia: tra firme false, tra processi ad esponenti nazionali del M5S che quelle firme false hanno avvallato e a quello scandalo partecipato; tra abusivismi “necessari” (quelli delle case dove vivono esponenti a 5Stelle) e quelli invece proprio abusivi e basta (tutti gli altri), tra parenti di candidati in lista perché più voti si acchiappano meglio è; tra foto con fratelli di boss di camorra pentiti che non si sapeva che sono fratelli di boss di camorra pentiti e furtarelli negli armadietti delle palestre, ecco forse di controlli ce ne sarà proprio bisogno.
Poi magari l’Ocse è un po’ troppo, basterebbe che il M5S guardasse chi si mette in casa e cosa fanno i suoi. Poi magari la morale agli altri sarà anche la benvenuta…
(17 ottobre 2017)
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