di Paolo M. Minciotti, twitter@gaiaitaliacom
Non pago di essersi esposto al pubblico ludibrio con la trovatissima dei parcheggi rosa riservati alle donne, ora il sindaco di Pontida – il leghista celodurista Luigi Carozzi – prende una nuova iniziativa destinata a lasciare il segno nell’accidentata rincorsa della Lega verso il trofeo di destra più bieca d’Europa, in competizione con Marine Le Pen. Carozzi ha infatti deciso di togliere la tassa sui rifiuti alle coppie che si sposano, ma non alle coppie gay che si uniscono civilmente.
Il Sindaco fulminato dalle sacre acque del fiume Po ha informato i suoi concittadini che “la giunta comunale della città di Pontida ha tolto la tassa sui rifuti (Tari), introducendo nuove categorie esentate”, in realtà la comunicazione è fallace nella descrizione perché non ci sono categorie esentate, ma discriminate. Categorie discriminate che sono: i residenti della città di Pontida che contraggono un matrimonio civile, un matrimonio concordatario o un altro matrimonio religioso celebrato davanti a ministri delle confessioni diverse dalla cattolica o da un altro matrimonio religioso celebrato davanti a ministri delle confessioni diverse dalla cattolica riconosciute dallo Stato italiano. Oltre naturalmente alle coppie gay che non possono sposarsi, ma solo unirsi civilmente.
Quella che a noi apre una palese violazione dell’articolo 3 della Costituzione Italiana in realtà è un gioco all’accaparramento dei voti degli intolleranti sulla pelle di coloro che sono vittime prima che di medievali pregiudizi, di leggi fatte coi piedi dai nostri legislatori, come quella sulle Unioni Civili; leggi così malfatte da permettere la discriminazione sulla base della Legge. Il M5S lombardo ha il coraggio di insorgere e tuonare contro le discriminazioni: si sono già dimenticati degli ordini del loro capo quando la legge sulle Unioni Civili è stata votata?
(29 settembre 2017)
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