di Giancarlo Grassi, #Roma
L’ultimo tweet trionfante della Sindaca di Tutti i Miracoli è stato questo:
Dopo Mafia Capitale riportiamo la legalità ovunque. Abbiamo liberato Ama dal ricatto decennale nel quale si trovava: https://t.co/rjUCg2OjOf
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) 27 settembre 2017
dopodiché il diluvio. O meglio, l’arrivo della notizia che comunica la richiesta di rinvio a giudizio per falso della Sindaca di Roma Virginia Raggi nell’ambito dell’inchiesta per la nomina di Renato Marra (fratello di Raffaele, ex capo del personale capitolino già a processo per corruzione) da parte della procura di Roma. Raggi era indagata sia per abuso d’ufficio sia per falso per avere agevolato la candidatura del fratello del suo braccio destro. L’accusa di abuso è stata archiviata. Quella per falso rimane in piedi, ma non c’è l’aggravante di aver commesso il falso per occultare il reato. Scrive repubblica che il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pubblico ministero Francesco Dall’Olio le contestano la falsa dichiarazione inviata alla responsabile Anticorruzione del Comune in cui attestata che la scelta di nominare Marra era stata solo sua.
Lei dichiara che chiarirà tutto. E siamo certi che sarà così.
(28 settembre 2017)
©gaiaitalia.com 2017 – diritti riservati, riproduzione vietata